Essere. La scienza e gli spazi della filosofia - 9788893130783

Essere. La scienza e gli spazi della filosofia: Fino a che punto io mi comprendo? La teoria della mente descrive la capacità di attribuire stati mentali ad altri, ed è stata a lungo considerata unica agli umani. Ma in uno studio recente è stato analizzato il comportamento di bonobo, scimpanzé ed urangotan che osservavano filmati di umani che svolgevano alcune funzioni (tipo: cercare oggetti in scatole dei quali gli umani ignoravano il contenuto, mentre le scimmie lo conoscevano). I volti dei primati venivano filmati di nascosto. Dalle loro espressioni, dai loro cambiamenti e dai movimenti dei loro occhi se ne potevano definire alcuni pensieri, tipo: delusione, partecipazione affettiva e, soprattutto, anticipazione e volontà di empatia. Una delle conclusioni dello studio è che gli animali erano coscienti che gli umani potevano pensare in modo sbagliato, partecipando emotivamente. Un altro studio ha analizzato l'aiuto che quei primati potevano (sapendo in che scatola era la banana, e sapendo come aprirla) fornire ad umani ignari che dovevano fare la stessa cosa. Il risultato sorprendente è che le scimmie volevano aiutare gli umani, che capivano quando questi stavano per sbagliare, e che le loro performance in questo test somigliavano da vicino a quelle di un bambino di 16 mesi. Questo mostra che le scimmie hanno una qualche rappresentazione mentale di cosa pensa un'altra persona. Ovvero: leggono la mente. Fino a che punto la comprensione del pensiero altrui che hanno le scimmie somiglia a quella umana? La domanda è parziale e mal posta. Più correttamente: fino a che punto gli umani comprendono il pensiero altrui? O, più se
How far do I understand myself? The theory of the mind describes the ability to attribute mental states to others, and has long been considered unique to humans. But in a recent study, the behaviour of bonobos, chimpanzees and urangotans who observed footage of humans performing certain functions was analysed (type: looking for objects in boxes that humans ignored, while monkeys knew about it ). The faces of the primates were secretly filmed. From their expressions, from their changes and from the movements of their eyes, some thoughts could be defined, such as disappointment, emotional participation and, above all, anticipation and a desire for empathy. One of the study's conclusions is that animals were aware that humans could think wrongly, participating emotionally. Another study analyzed the help those primates could (knowing what box the banana was in, and knowing how to open it) provide to unsuspecting humans who had to do the same thing. The surprising result is that the monkeys wanted to help humans, who understood when they were about to make mistakes, and that their performances in this test closely resembled those of a 16-month-old baby. This shows that monkeys have some mental representation of what another person thinks. That is, they read the mind. To what extent does the understanding of the thought of others who have monkeys resemble that of humans? The question is partial and poorly asked. More correctly: to what extent do humans understand the thinking of others? Or, more if