Visualizzare la guerra. L'iconografia del conflitto e l'Italia - 9788857536682

Visualizzare la guerra. L'iconografia del conflitto e l'Italia: Attraverso l'analisi di materiali eterogenei: dalle fotografie, ai documentari e film, agli oggetti, ai cimeli e alle opere d'arte il volume intende focalizzare l'immaginario guerresco, in particolare il modo in cui la Prima Grande Guerra è stata interpretata e propagandata attraverso le immagini. La Grande Guerra è quindi il punto di partenza per considerazioni più ampie e cruciali su fenomeni che hanno a che fare con il problema dell'estetizzazione della politica e della politicizzazione dell'arte. In questo senso la Prima Guerra rappresenta il primo esempio di conflitto che, per la sua portata e le sue implicazioni, si configura come un terreno privilegiato di indagine critica sul potere delle immagini, al di là del loro valore estetico, con la inaggirabile conseguenza che le immagini assurgono a paradigma culturale e s'impongono al punto da determinare una svolta epocale per l'influenza che esercitano nella nostra vita quotidiana: sempre più dominata dalla sfera iconica. Ovviamente ci riferiamo qui all'universo digitale e alla rete, che sono oggi i canali principali di propaganda attraverso cui la percezione dei conflitti, su grande o media scala, viene elaborata, a volte con esiti nefasti, come nel caso della propaganda terroristica e della manipolazione delle coscienze.
Through analysis of heterogeneous materials: photographs, documentaries and films, objects, relics and works of art on volume intends to focus the bellicose imagery, especially the way that the first great war was interpreted and propagated through images. The great war is therefore the starting point for the largest and most crucial considerations on phenomena which have to deal with the problem of the aestheticization of politics and politicization of art. In this sense the first war represents the first example of a conflict which, for its reach and its implications, constitutes a privileged terrain of critical investigation on the power of images, apart from their aesthetic value, with the unavoidable consequence that images acquired such a cultural paradigm and impose themselves to the point of determining a turning point for the influence they exert in our daily life : more and more dominated by the iconic ball. Of course we refer here to the digital world and to the network, which are today the main channels of propaganda through which the perception of conflict, large or medium scale, is processed, sometimes with disastrous results, as in the case of terrorist propaganda and the manipulation of consciences.