L'intermittenza dell'architettura. Teoria e progetti sui luoghi dell'archeologia - 9788894108064

L'intermittenza dell'architettura. Teoria e progetti sui luoghi dell'archeologia: Tra il non più e il non ancora di Georg Simmel, tra la decadenza della costruzione e la ricomposizione della forma, in maniera ciclica, l'architettura nasce, muore e rinasce. A causa degli effetti del tempo o grazie ad interventi volontari, in un alternarsi di metamorfosi e riverberazioni, di traslazioni e di abbandoni, la vita, la morte e la rinascita dell'architettura disegnano traiettorie intermittenti di concezione, disfacimento e rifondazione dei luoghi. In questa sequenza processuale e ritmica, la rovina archeologica si presenta come la condizione contemporanea dell'architettura, disponibile ad essere reinterpretata come materiale fisico e di senso per ulteriori trasformazioni e come orientamento per più ampie modificazioni, unica via di accesso ad un presente possibile secondo Giorgio Agamben. Il progetto è il campo all'interno del quale ho riconosciuto l'urgenza di ricollocare questa disponibilità. Una disponibilità che appare necessario rinnovare per confermare l'appartenenza consolidata del rapporto tra conoscenza dell'archeologia, intervento di architettura e relazione con il luogo, in termini teorici, ma anche applicativi, ad un unico terreno di riflessione.
Between the no longer and the not yet of Georg Simmel, between the decay of the construction and the recomposition of the form, in a cyclical way, the architecture is born, dies and is reborn. Due to the effects of time or through voluntary interventions, in an alternation of metamorphosis and reverberations, of translations and abandonments, life, death and the rebirth of architecture draw intermittent trajectories of conception, disintegration and refoundation of places. In this procedural and rhythmic sequence, archaeological ruin presents itself as the contemporary condition of architecture, available to be reinterpreted as a physical material and meaning for further transformations and as an orientation for broader only way of access to a possible present according to Giorgio Agamben. The project is the field within which I have recognized the urgency of relocating this availability. An availability that seems necessary to renew to confirm the consolidated belonging of the relationship between knowledge of archaeology, intervention of architecture and relationship with the place, in theoretical terms, but also applications, to a single area of Reflection.