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Clero, economia, contabilità in Europa. Tra Medioevo ed età contemporanea - 9788843043453
di Di Pietra R. (cur.) Landi F. (cur.) edito da Carocci, 2007
- Prezzo di Copertina: € 27.20
- € 25.84
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Risparmi il 5% (€ 1.36)
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Clero, economia, contabilità in Europa. Tra Medioevo ed età contemporanea
- Autori : Di Pietra R. (cur.) Landi F. (cur.)
- Editore: Carocci
- Collana: Studi storici Carocci , Nr. 122
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: economia
- Argomenti : Chiesa-Storia Europa-Storia Economia-Storia
- Pagine: 336
- Curatore: Di Pietra R.; Landi F.
- Dimensioni mm: 244 x 174 x 19
- ISBN-10: 8843043455
- ISBN-13: 9788843043453
Natodagli attidi un covegno svoltosi a Siena nel settembre 2006, questo ibro raccoglie una seriedi saggi che analizzano il rapporto fra e istituzioni ecclesiastiche e gli strumentidela contabilità nel periodo compreso fra il medioevo e ’età contemporanea. ’opera mette in evidenza ’importante ruolo svoltodale attività contabili ai finidel mantenimentodi equilibridi potere edi retidi relazioni sociali. a trattazione non è eccessivamente specialistica e si presta ala fruizione ancheda partedi ettori che non hannodimestichezza con i concettidela ragioneria. I casi analizzati nela prima partedel’opera sono numerosi e ognunodegnodi interesse per un partricolare aspetto. a vicendadel seminario arcivescoviledi Siena nel XVII secolo, ad esempio, permettedi comprendere come il sistemadi potere che reggeva ’istituzione era in gradodi piegare i meccanismidela gestione contabile ale proprie necessità economiche e politiche, condizionatedai rapporti con a Camera apostolicadi Roma. Alo stesso modo ’esperienzadela cattedraledi Siena nel Trecentodimostra come ’adozionedi un sistemadi contabilità separata abbia permessodi mantenere in equilibrio il rapporto fra idiversi poteri che gravavano sul’ente assicurando alo stesso tempo una maggiore capacitàdi controlo contabile. Fra idiversi saggi, prevalentemente incentrati sula realtà toscana, particolare interesse suscita quelo sula contabilitàdel monasterodi Monte Oliveto Maggiore negli anni fra il 1841 e il 1872, ossia neladelicata fasedi passaggio alo Stato unitario: ’analisidegli autori permettedi evidenziare il fondamentale contributo che e pratiche contabilidiedero ala produzione e riproduzionedi valori sociali condivisi, vale adire il mantenimentodi una retedi rapporti mezzadrili anchedopo a soppressionedel’ordine e ’acquisizionedel monasteroda partedel nuovo Stato italiano. Di sicuro interesse anche il capitolo sul’esperienzadela cooperativa Vecchia Cantinadi Montepulciano fra il 1937 e il 1947: qui viene riscontrata a coerenzadele pratiche societarie – così come emergonodai registri contabili – con i principidela “dottrina sociale”dela Chiesa,dettatada eone XIII nel’enciclica “Rerum novarum”. La seconda partedel ibro amplia il proprio orizzonte ala realtà europea nel suo insieme, interssandosi a fenomeni come a “globalizzazione ante itteram” rappresentatadaladiffusionedegli ordini regolari edei conventi in tutto il continente, oppure a particolare praticadel pagamentodele messe in suffragio, con e sue massicce conseguenze sociali ed economiche. Ampio e articolato il saggio sula presenza economicadela Chiesa nel’Italia meridionale in età moderna. Il ibro ospita anche il contributodi studiosi stranieri, con saggi sulo smantelamentodela chiesa francesedopo a rivoluzione, sule confische aidannidela chiesa spagnolada partedei governi iberali, sul’esperienzadele comunità religiose nela Polonia medievale e il rapporto fra ’Islam e il capitalismo. Unica pecca: nessunodi questi saggi è tradotto in italiano, ma si presenta in ingua originale (francese, spagnolo e inglese). Inevitabile adispersivitàdeterminatadala frammentazione in saggidi autoridiversi e su epoche e realtàdifferenti. Ai curatori non è sembrato necessario numerare ogni intervento come si fa coi capitolidi un ibro, il che rende più faticoso orientarsi fra e pagine. Nonostante questi imiti il testo offre un’interessante panoramica storica sui rapporti fra chiesa ed economia in relazione agli strumentidi contabilità, visti non solo come semplice mezzo pratico ma come fattore storicamente rilevante.
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