Palmiro - 9788823016163

Palmiro: S'immagini una cittadina delle Marche nell'immediato dopoguerra, Fermo, e s' immagini una locale sezione del Pci, fra manovali e contadini, giocatori di carte, comizianti improvvisati, ritratti di Stalin, di Gramsci e del compagno segretario del Partito, Palmiro Togliatti; si immagini infine, là dentro, un proletario adolescente, bocciato dalla scuola fascista che però si proclama poeta, mezzo bracciante e mezzo muratore, ironico e insolente, una specie di Socrate anarchico, da tutti sfottuto e mal tollerato. "Palmiro" (1986), che torna in libreria dopo decenni di clandestinità, è il romanzo di formazione di uno dei maggiori poeti contemporanei, Luigi Di Ruscio, ed è un libro avvincente, travolgente. Scritto dal basso verso l'alto, guardando alla vita come sopravvivenza, il romanzo ha il ritmo tragicomico di un'epopea picaresca dove il protagonista ne viene combinando di tutti i colori ma rivolge di continuo a se stesso le domande più essenziali: ce la farò a sfangarla e a trovare un lavoro? chi sarà la mia donna? e la rivoluzione, quando scoppia la rivoluzione? Scritto con la felicità inventiva e la cadenza orale che peraltro è tipica della poesia di Di Ruscio, "Palmiro" ha già avuto lettori d'eccezione come Italo Calvino che ne parla in una lettera come di un fratello del Bardamu di Louis-Ferdinand Céline o del "Buon soldato Sc'vèik" di Hasek. Il piccolo eroe, infatti, gira a vuoto, continua a non avere né un lavoro né una donna e di rivoluzione neanche se ne parla. Postfazione di Antonio Porta.
Imagine a town of brands in the immediate postwar period, freeze, and imagine a local section, between unskilled workers and peasants, card players, improvised, comizianti portraits of Stalin, companion of Gramsci and Party Secretary, Palmiro Togliatti; Imagine Finally, in there, a teenage fascist, flunked out of school but proletarian proclaims himself a poet, half-ironic, half insolent Mason, laborer, a sort of Socrates anarchist, teased and poorly tolerated. "Wilco" (1986), who returns to the bookstore after decades of hiding, is the bildungsroman of one of the greatest contemporary poets, Luigi Di Ruscio, and is an engrossing book, overwhelming. Written from the bottom up, looking at life as survival, the novel has the rhythm of a tragicomic picaresque epic in which the protagonist is combining all colors but aimed to keep himself most essential questions: I'll make it to sfangarla and get a job? who will be my woman? and the revolution, when the revolution? Written with inventive and oral pacing that happiness is typical of poetry by Di Ruscio, "Wilco" has already taken readers such as Italo Calvino that talks about it in a letter as a brother of Bardamu of Louis-Ferdinand C??line or "good soldier svejk" from Hasek. The little hero, in fact, idles, still does not have neither a job nor a woman and even talked about revolution. Afterword by Antonio Porta.