Sociologia della disabilità. Teorie, modelli, attori e istituzioni - 9788820420673

Sociologia della disabilità. Teorie, modelli, attori e istituzioni: Il volume presenta un'approfondita e sistematica riflessione sul tema della disabilità dal punto di vista sociologico, integrata con altre prospettive disciplinari. L'autore ripercorre infatti i principali approcci teorici alla disabilità che la sociologia (e non solo) ha messo in campo, evidenziandone pregi e limiti. Il fine è quello di creare un percorso analiticamente ed epistemologicamente ben fondato su di un approccio di tipo connessionista e sulla triade multidimensionale della malattia illness-disease-sickness. Inoltre, il pragmatismo dell'ICF basato su un approccio bio-psico-sociale, fa da sfondo per una più accurata e condivisa interpretazione del fenomeno. Un modello nel quale trovano posto ben nove dimensioni: le prime tre delle quali, di carattere più fenomenologico, esplorano l'incontro dell'Io con la situazione disabilitante, lo status sociale conseguente e la sua inclusione/esclusione dalle attività sociali; le successive gravitano invece intorno alla storia sociale della malattia, ai limiti dell'assistenza sanitaria e alle forme di controllo medico istituzionalizzato; infine ci si sofferma sulle diverse culture storiche della disabilità, sui pregiudizi, stereotipi e stigma più diffusi, sino alle diverse modalità con cui le istituzioni sociali (famiglia, servizi sociosanitari, scuola e mass media) considerano la disabilità.
The book presents a thorough and systematic reflection on the theme of disability from the sociological point of view, integrated with other disciplinary perspectives. The author retraces the major theoretical approaches to disability that sociology (and beyond) has fielded, highlighting the virtues and limits. The aim is to create a course on a well grounded and analytically epistemologically connectivity approach and multidimensional triad of illness illness-disease-sickness. In addition, the pragmatism of the ICF that is based on a bio-psycho-social approach, is the backdrop for a more accurate and shared interpretation of the phenomenon. A model in which there are as many as nine dimensions: the first three of which more phenomenological, explore the encounter of the ego with the debilitating situation, resulting in social status and its inclusion/exclusion from social activities; subsequent gravitate instead around the social history of illness, health care limits and forms of institutionalized medical supervision; Finally there dwells on the historical cultures of disability, prejudice, stereotyping and stigma popular up to the different ways in which social institutions (family, social services, schools and mass media) consider disability.