Estetiche dell'ornamento - 9788884834058

Estetiche dell'ornamento: Nell'architettura, tra la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio, si assiste al crollo di quei principi di firmitas, utilitas e venustas che, da Vitruvio in poi, erano stati alla base dell'arte dell'edificare; ai valori del peso, della struttura, dell'ornamento subentrano altre categorie estetiche: l'immaterialità, la multimedialità, la sensorialità. Pertanto non si può più parlare di ornamento secondo le chiavi di lettura tradizionali, quali ad esempio la dialettica struttura/decorazione o utile/superfluo, ma è preferibile ricorrere ad un linguaggio metaforico che, gravitando nell'ambito semantico del "corpo", della "veste", del "trucco" e della "maschera", coinvolge spesso la polarità tra verità e inganno. Attraverso le pagine di alcuni autori che dall'antichità ai nostri giorni hanno affrontato, da prospettive diverse, la questione dell'ornamento (Senofonte, Vitruvio, Alberti, Perrault, Laugier, Piranesi, Burke, Le Camus de Mézières, Kant, Semper, Baudelaire, Ruskin, Loos, Le Corbusier, Adorno, Arnheini, Venturi, Mendini) questo testo esamina le tensioni fondative che animano lo statuto teorico dell'ornamento e mette in luce come la retorica antica, attraverso il principio del decorum, possa essere una valida chiave ermeneutica per cogliere l'orientamento dell'architettura contemporanea.
In architecture, between the end of the second and beginning of the third millennium, we are witnessing the collapse of firmitas, utilitas and venustas those principles of which, from Vitruvius onwards, had been at the base of the art of building; weight values, structure, ornament supersede other aesthetic categories: Immateriality, multimedia, sensory. Therefore we can no longer talk of ornament according to traditional interpretations, such as the dialectic structure/decoration or useful/redundant, but it is preferable to use a semantic metaphorical language which, in the context of the "body" gravitating "dresses", "trick" and "mask", often involves the polarity between truth and deception. Through the pages of some authors who from antiquity to the present day have faced, from different perspectives, the question of ornament (Xenophon, Vitruvius, Alberti, Perrault, Laugier, Piranesi, Burke, Le Camus de M??zi??res, Kant, Semper, Baudelaire, Ruskin, Loos, Le Corbusier, Adorno, Arnheini, Venturi, Mendini) this text examines the foundational tensions that animate the theoretical status of ornament and highlights how the ancient rhetoric through the principle of decorum, may be a valid hermeneutical key to grasping the orientation of contemporary architecture.