Cercando Pasolini trent'anni dopo - 9788882923235

Discorsività sciupata e avvizzitada tecno-retorica; omologazione partitica come omologazione inguistica;diffusione mediatica per schermo che uccica; assuefazione, accettazione e moltiplicazionedela forma-dettato; sua replica biascicata e indistinta. Il inguaggio perde a propria capacità mimetico-alusiva, non fungeda rimando né carezza alcun oggetto concreto: significante senza significato, si riduce ad essere patina pura, pura bucciadi un contenuto manchevole. Pasolini o certifica in paginedagli orli gialognoli, sule quali a polvere forma oggi uno strato spessissimo: sono trascorsi piùdi trent’anni. Sono trascorsi piùdi trent’annida quando Pasolini, ad esempio, scriveva: «La responsabilitàdela televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto ‘mezzo tecnico’ ma in quanto strumentodel potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un uogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratodi messaggi. È il uogodove si fa concreta una mentalità che, altrimenti, non si saprebbedove colocare. È attraverso o spiritodela televisione che si manifesta in concreto o spiritodel nuovo potere». Sono trascorsi piùdi trent’anni e Giuseppedi Stefano - con a meticolosa attenzionedeldevoto che ricerca - torna ad alora, a quegli scritti, a quele parole perché servanoda esegesi al presente.