L'eredità di Caravaggio. Nuove ipotesi sull'arrivo a Roma - 9788863181258

L'eredità di Caravaggio. Nuove ipotesi sull'arrivo a Roma: Questo saggio, attraverso la testimonianza di documenti di archiviò coevi agli anni milanesi di Caravaggio, mette in luce quello che fu l'effettivo valore economico dell'eredità del giovane Merisi al termine del XVI secolo, ponendo qualche dubbio sulle affermazioni del biografo di Caravaggio Giulio Mancini quando lo ricorda ventenne e povero a Roma a casa di Pandolfo Pucci. Il saggio, addentrandosi in particolari vicende desunte dalle carte d'archivio, offre nuovi e interessanti spunti per sostenere l'ipotesi dell'arrivo del pittore lombardo a Roma dopo le date del 1592-1593, considerate attendibili per buona parte della critica tradizionale. Lo studio, sempre con l'ausilio di testimonianze documentarie, tenta di chiarire meglio quali furono i reali rapporti di Caravaggio con lo zio sacerdote Ludovico, che non fu mai tutore dei nipoti contrariamente a quanto sinora sostenuto. Il breve saggio rileva inoltre per la prima volta i reali interessi sottesi alle vendite ereditarie che videro coinvolti lo zio sacerdote e i fratelli Merisi. La ricerca documentaria si sforza infine di chiarire le vicende della gestione della giustizia nel ducato milanese nel periodo in cui il Merisi visse in Lombardia, alla luce delle affermazioni di Gaspare Celio quando parla nella sua biografia di un Caravaggio omicida a Milano.
This essay, through the testimony of archives coevi to the Milanese years of Caravaggio, highlights what was the actual economic value of the legacy of the young Merisi at the end of the sixteenth century, placing some doubt on the claims of Caravaggio's biographer Giulio Mancini when he remembers him twenty years old and poor in Rome at the home of Pandolfo Pucci. The essay, delving into particular events derived from the archival papers, offers new and interesting ideas to support the hypothesis of the arrival of the Lombard painter in Rome after the dates of 1592-1593, considered reliable for much of the criticism Traditional. The study, again with the help of documentary testimonies, attempts to clarify better what were Caravaggio's real relationship with his uncle priest Ludovico, who was never the guardian of his grandchildren contrary to what has so far been claimed. The short essay also notes for the first time the real interests underlying the hereditary sales involving the priest uncle and the Merisi brothers. The documentary research finally strives to clarify the events of the management of justice in the Milanese duchy during the period when Merisi lived in Lombardy, in light of the claims of Gaspare Celio when he speaks in his biography of a murderous Caravaggio to Milan.