Diario di Sarashina - 9788879846356

Diario di Sarashina: Il nome dell'autrice di questo diario, una nobile giapponese dell'anno Mille, non si conosce con precisione. Viene chiamata semplicemente "la figlia di Sugawara no Takasue'' da Fujiwara no Teika, il grande poeta della fine del Dodicesimo secolo che aveva scoperto e pubblicato questo libro, che perciò aveva suscitato molto presto l'ammirazione di un intellettuale considerato tra i massimi scrittori e critici della storia giapponese. È un diario che racconta gli episodi più toccanti di una vita non così densa di avvenimenti esteriori, ma concentrata in un'estrema sensibilità e finezza d'osservazione psicologica. Le vicende personali dell'autrice rispecchiano quelle di molte altre donne dell'aristocrazia del suo tempo; ma la vera sorpresa è la coscienza di sé, la capacità di analisi, la lucidità delle sue pagine. Una constatazione innanzi tutto: il diario inizia con delle note di viaggio scritte a soli dodici anni, che già rivelano una finezza e una capacità di descrivere il mondo in pochi tocchi magistrali che saranno la cifra stilistica di tutte queste pagine, anche negli anni della maturità. La giovanissima scrittrice ha scoperto il Genji monogatari ed è un'appassionata lettrice, trasportata in un mondo poetico fatto di personaggi ideali e di amore per la bellezza. Ma come tutti gli artisti deve fare i conti con un mondo esterno contrapposto alla grandezza della sua immaginazione; il suo diario è soprattutto lo specchio di una progressiva presa di coscienza del divario tra il suo mondo interiore e la vita in società, i suoi obblighi e le sue maschere. Attraverso la sua scri
The name of the author of this diary, a Japanese noblewoman of the year Thousand, is not known exactly. She is simply called 'the daughter of Sugawara no Takasue' by Fujiwara no Teika, the great poet of the late twelfth century who had discovered and published this book, which had therefore very early aroused the admiration of an intellectual considered among the greatest writers and critics of Japanese history. It is a diary that tells the most poignant episodes of a life not so dense with external events, but concentrated in an extreme sensitivity and finesse of psychological observation. The author's personal stories mirror those of many other women in the aristocracy of her time; but the real surprise is the self-consciousness, the ability to analyze, the lucidity of its pages. A finding first: the diary begins with travel notes written at only twelve years old, which already reveal a finesse and an ability to describe the world in a few masterful touches that will be the stylistic figure of all these pages, even over the years maturity. The young writer discovered the Genji monogatari and is an avid reader, transported into a poetic world made of ideal characters and love for beauty. But like all artists, he has to deal with an external world as opposed to the greatness of his imagination; his diary is above all the mirror of a progressive awareness of the gap between his inner world and life in society, his obligations and his masks. Through his writing