Antonio Palladino (1881-1926). Un prete «fuori sacrestia» in una diocesi del mezzogiorno - 9788861244023

Antonio Palladino (1881-1926). Un prete «fuori sacrestia» in una diocesi del mezzogiorno: Il volume è dedicato alla figura del prete Antonio Palladino (1881-1926) parroco e fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane del Santissimo Sacramento - e alla sua inedita modalità di vivere il sacerdozio, all'interno del contesto della Chiesa di Cerignola, in provincia di Foggia, agli inizi del Novecento. Si trattava, allora, di un mondo ecclesiale legato ad una azione pastorale formale e fortemente dominata da una tradizionale - ma già ormai vetusta - ritualità, all'interno della quale, nella maggior parte dei casi, il clero appariva lontano dai fedeli, insensibile alle emergenze sociali, legato alla difesa delle personali prerogative e ad interessi di parte, dove il vantaggio del proprio ministero spesso coincideva con quello della propria famiglia. In quella realtà dei rioni di Cerignola più abbandonati, abitati da braccianti e povera gente, e dai nomi tristemente suggestivi (Senza Cristo, Pozzocarozza, Cittadella), don Palladino fu attento esecutore dei principi ispirati dal più recente magistero sociale di Leone XIII. Egli, infatti, promosse il superamento del tradizionale senso di indifferenza verso il contemporaneo processo di centralizzazione romana e rappresentò la risposta ecclesiale agli attacchi anticlericali di matrice socialista e liberale. La sua fu una metodologia pastorale che da una innovativa concezione della parrocchia fu in grado di dimostrare quale fosse il significato dell'impegno 'nuovo' che attendeva, nel Novecento, i cattolici 'fuori di Sagrestia'.
The volume is dedicated to the figure of the priest Antonio Palladino (1881-1926)-parish priest and founder of the Congregation of the Dominican Sisters of the Blessed Sacrament-and his unusual ways to live the priesthood, within the context of the Church of Cerignola, province of Foggia, in the early 20th century. It was, then, an ecclesial world tied to a formal pastoral action and strongly dominated by a traditional-but already now worship-ritual, in which, in most cases, the clergy appeared far from faithful, insensitive to social emergencies, linked to personal defense prerogatives and interests, where the advantage of his Ministry often coincided with that of his family. In that reality of the districts of Cerignola most abandoned, inhabited by peasants and poor people, and sadly suggestive names (without Christ, Pozzocarozza, Citadel), don P was careful performer of the principles inspired by the latest social teachings of Leo XIII. In fact, he promoted the overcoming of traditional sense of indifference towards the contemporary Roman centralization process and represented the Church response to the anticlerical Socialist and liberal attacks array. His was a pastoral methodology from an innovative conception of the parish was able to demonstrate what the meaning of ' new ' commitment that awaited, in the twentieth century, Catholics out of the sacristy.