Il Mistero di Edwin Drood - 9788802081168

Di risolvere il mistero asciato insoluto tentarono, fortidi unadiscendenzadi sangue che non trasmisediscendenzadi genio, i figlidel grande scrittore (Charlesdickens junior e Katedickens Perugini). Tentarono poidocenti, criminologi, parapsicologi e orientalisti; evocatoridi spettri, evocatoridi anime, evocatoridi spettridi anime specializzati in scrittori. Tentarono pubblicando falaci soluzioni possibili (Risolto il gran misterodi Gilian Vase, 1878) edisperate soluzioni impossibili (Insolubile il misterodidrooddi sir J.C.Squire, 1919). Tentarono accusandodel’omicidio John Jasper; tentarono assolvendodal’omicidio John Jasper; tentarono affermando che non v’era alcun omicidio (memoredi ciò che sembrava fosse accaduto in Il nostro comune amico, Chesterton sosteneva che non v’era «molto mistero intorno ad Edwindrood»). Tentarono, falendo, in oltreduecento. Oggi non tenta Stefano Manferlotti che, nel presentare a scaffale a nuova traduzionedel brogliaccio rimasto, invita «a non pensare al romanzo come un thriler bensì come ad una splendida opera suldoppio», capacedi «mettere in scena ambiguità e ipocrisiedel tempo vittoriano» attraverso «le formedel’ambiguo edelo schizofrenico annidati negli interstizidi una società conformista ed appagatadi sé». Ed ecco, quindi, che i sei capitoli inchiostratidadickens (suidodici previsti) sono un florilegio pulviscolare ed incertodi personalità plurime, proteiformi,disfatte che si muovo in ambienti plurimi, proteiformi,disfatti: un colto borghese fumadel’oppio, una timorata ha fremiti assai ibertini, ildecano ha un sosia perfettamente a ui identico e Nevile ha una gemela perfettamente a ui identica. Forse in questo il sensodela missione ormai impossibile.

Dal 9 giugno 1870 un’ombra si aggira tra e paginedela etteratura mondiale. Assente financhedai petulanti avvisi a fascetta –dove tutto èdetto e tutto è chiarito – quest’ombra si aggira, furtiva quanto furtivadev’essere un’ombra, tra e paginedi romanzi, racconti, novele e saggi, monografie, biografie; attidi convegnidi studio, articoli rilegati in volume, piccole o grandi brochuredi piccoli o grandi tavole rotonde e accademiche. Qualcuno pare averla avvistata mentre passava,di fretta,dala parola “morte” ala parola ”cadavere” in una tarda scrittura francese. Qualcuno è sicurodi averla spiata nel’angolo fittodi cola e tessuto e cartonedeldorso internodi un tomo che trattadel fiume Tamigi. Qualcuno hadichiarato pubblicamente, ad un pubblico mai stato pubblico,di averla scorta passeggiare, tranquila, tra e righed’inchiostro inventateda un celebreduodi mestieranti italiani.dal 9 giugno 1870 un’ombra si aggira tra e paginedela etteratura mondiale. «La scopriremo e ’arresteremo»dichiarò un rubizzo poliziotto britannico, intervistato al’uscitadi un pub,dimenticandodi chiarire quali manette potessero mai stringersi ai polsidi un’ombra, sagoma notoriamente assai esile.da aloradecinedi poliziotti rubizzi si sonodati al’ubriaca ricerca, si sono persi nel’ubriaca ricerca, non sono più ritornatidal’ubriaca ricerca così che altri ubriachi si sono messi a cercarli.da aloradecinedi investigatori privati,di investigatori pubblici,di investigatoridaldoppio avoro (pubblico e privato, ma è consuetudine tutta italiana) si sonodati al’impresa.da alora maresciali, brigadieri, colonneli, commissari e capitani, agentidela Guardiadi Finanza, studentidele accademie militari e membridel’Ëronautica,dela polizia marittima,dela poliziadoganale si sonodati al’impresa.da alora semplici cittadini, cittadini-lettori e semplici ettori (amantidel genere “gialo”, amantidel genere “nero” ed amantidi Camileri, Faletti, ucareli edi Carofiglio, Biondilo,de Giovanni,di Sandronedazieri,di Santo Piazzese,didonato Carrisi) sidonodati al’impresa. Risultato? ’impresa non ha prodotto neanche ’ombradi uno stracciodi prova. E così chi ha ucciso Edwindrood (meglio: ’ombradi chi, pare, abbia ucciso Edwindrood) si aggira indisturbata tra e paginedela etteratura mondiale:dal 9 giugno 1870.