Una catastrofe patriottica. 1908: il terremoto di Messina - 9788842086901

Una catastrofe patriottica. 1908: il terremoto di Messina: Il 28 dicembre 1908, un terremoto di immani proporzioni colpisce Reggio Calabria, Messina e i paesi del circondario. È la più grave catastrofe che il neonato Stato italiano si trovi ad affrontare e il suo impatto sulla pubblica opinione è straordinario quanto inatteso. "Non furono soltanto le brutali dimensioni della calamità a colpire gli italiani, ma anche il fatto che essa portò alla luce alcune delle inquietudini più profonde della società. Il luogo del disastro subì un sovraccarico semiotico: sotto lo sguardo inorridito di un pubblico nazionale ogni scena diventò un simbolo, ogni aneddoto l'involucro di una verità più ampia. Si innescò un movimento di compassione e solidarietà patriottiche di proporzioni mai viste in un paese dove la debolezza del sentimento di identità nazionale è un luogo comune. Gli italiani, come si diceva e si dice ancora spesso, non si sentivano molto italiani: la loro identità era basata sulla località geografica di appartenenza, sulla famiglia, sulla politica o sulla religione, più che sulla nazione. Eppure volontari da tutto il paese si misero in viaggio per dare una mano. Quotidiani e riviste parlarono del disastro fino alla saturazione. Comitati civici spuntarono come funghi per raccogliere fondi. A Roma si tennero i 'plebisciti del dolore': i cittadini deponevano le donazioni in 'urne elettorali' avvolte nel tricolore, che rievocavano i plebisciti che avevano ratificato l'unità."
The December 28, 1908, an earthquake of enormous magnitude hits Reggio Calabria, Messina and the surrounding area. And the most serious catastrophe that the Italian State is facing and its impact on public opinion is as remarkable as unexpected. "They were not only the brutal size of calamities to hit the Italians, but also the fact that it brought to light some of the deepest concerns of society. The disaster site underwent a semiotic Overload: under the gaze appalled by national audiences every scene became a symbol, each housing a larger truth anecdote. It sparked a movement of patriotic solidarity and compassion of proportions not seen in a country where the weak sense of national identity is commonplace. The Italians, like it said and it still says often, didn't feel very Italian: their identity was based on geographical location, on the family, politics or religion, rather than on the nation. Yet volunteers from around the country took their journey to help. Newspapers and magazines spoke of the disaster until saturation. Civic committees sprang up like mushrooms to raise money. In Rome held the plebiscites of pain ': citizens ' donations ballot boxes laid is wrapped in the Tricolor, which recalled the plebiscites that had ratified the unit. "