K2 il nodo infinito. Sogno e destino. Nuova ediz. - 9788867005383

K2 il nodo infinito. Sogno e destino. Nuova ediz.: "K2. La vicenda, il vissuto di questo libro si impernia sulla meravigliosa e terribile montagna, la montagna-sogno, la montagna sopra la montagna, simile a un immenso cristallo di cui evoca la sfolgorante e misteriosa regolarità. Nelle facce di questo cristallo si riflettono gli eventi nelle loro infinite angolazioni: il K2 degli esordi; i pensieri e i progetti di Hermann Buhl che al suo cospetto, poco prima di salire il Broad Peak e di morire sul Chogolisa, nel 1957, discusse con l'allora venticinquenne Kurt Diemberger il famoso stile «Alpi occidentali»; l'immenso spigolo nord che sale verso il cielo come una linea infinita; le parole di Shipton, uno dei primi esploratori occidentali giunto al suo cospetto, che incantarono Diemberger e lo avvolsero in un'invincibile magia; il tentativo lungo questo spigolo, la vita ai suoi piedi in uno dei più remoti angoli del Sinkiang - dove egli ritorna, carico di esperienza e di dolore, ma anche di amore, nelle ultime pagine del libro. Parallelamente si delinea il rapporto umano con gli amici, con Julie Tullis, la compagna con cui, da qualche anno, ha fondato the highest filmteam of the world e il suo rapporto di solidarietà con lei. Infine la tragica estate del 1986: le speranze, qualche successo, le prime tragedie, una catena che sembra senza fine e che assimila la montagna a una roulette russa. La salita, da parte di coloro che non vogliono rinunciare all'ultima chance, i problemi di tante cordate indipendenti in quota, il sogno della vetta che diventa realtà. Infine la bufera, l'allucinante dramma a 8000 metri, senza più viveri né
"K2. The story, the experience of this book, revolves around the wonderful and terrible mountain, the mountain-dream, the mountain above the mountain, similar to an immense crystal of which evokes the blazing and mysterious regularity. The faces of this crystal reflect the events in their infinite angles: the K2 of the beginnings; the thoughts and plans of Hermann Buhl who, in front of him, shortly before climbing Broad Peak and dying on Chogolisa, in 1957, discussed with the then 25-year-old Kurt Diemberger the famous style "Western Alps"; the immense north edge that rises to the sky like an infinite line; the words of Shipton, one of the first Western explorers to come before him, who enchanted Diemberger and enveloped him in an invincible magic; the attempt along this edge, life at his feet in one of the most remote corners of the Sinkiang - where he returns, full of experience and pain, but also of love, in the last pages of the book. At the same time, the human relationship with friends emerges, with Julie Tullis, the partner with whom, for some years, she founded the highest filmteam of the world and her relationship of solidarity with her. Finally, the tragic summer of 1986: the hopes, some success, the first tragedies, a chain that seems endless and that assimilates the mountain to a russian roulette. The ascent, by those who do not want to give up the last chance, the problems of so many independent ropes at altitude, the dream of the summit that becomes reality. Finally the blizzard, the hallucinatory drama at 8000 meters, without more food or