De divinis nominibus. Praefationem, textum, apparatus, anglicam versionem instruxit Salvator Lilla. Ediz. inglese. Testo greco a fronte - 9788862748445

De divinis nominibus. Praefationem, textum, apparatus, anglicam versionem instruxit Salvator Lilla. Ediz. inglese. Testo greco a fronte: "La presente pubblicazione dell'edizione del 'De divinis nominibus' curata da Salvatore Lilla, accanto a quelle già esistenti e note di Beate Regina Suchla (Patristische Texte und Studien 33, Berlin, De Gruyter, 1990) e di Ysabel de Andia (Sources Chrétiennes n. 579, Paris, Cerf, 2016), si giustifica sia perché costituisce la presenza di una voce indipendente e parimenti autorevole negli studi dionisiani, sia perché possiede un sicuro valore storico e meriti scientifici intrinseci. Salvatore Lilla fece opera di pioniere: quando iniziò a lavorare sulla tradizione manoscritta dell'opera dello Pseudo Dionigi intorno al 1960, nessuno ancora aveva affrontato quel compito né aveva pensato di attuarlo. La ricerca e la collazione di quaranta manoscritti e la costituzione di uno stemma codicum furono, per l'epoca in cui fu pubblicato l'articolo che li illustrava (1965), una novità assoluta, ed i risultati a cui lo studioso pervenne rimangono validi tutt'ora. Il lavoro di Salvatore Lilla, rimasto incompiuto per la morte dello studioso, vede ora la luce grazie alla revisione e alle cure filologiche di Claudio Moreschini."
"This publication is De divinis nominibus Edition is curated by Salvatore Lilla, alongside existing ones and Beate Queen Suchla (Patristische construction Texte und Studien 33, Berlin, De Gruyter, 1990), and Ysabel de Andia (Sources Chr??tiennes # 579, Paris, Cerf, 2016), is justified both because it represents the presence of an independent voice and equally authoritative in studies dionisiani, both because it possesses a certain historical value and intrinsic scientific merit. Salvatore Lilla did pioneering work: when he started working on the manuscript tradition of the work of Pseudo Dionysius around 1960, nobody yet had faced the task nor had he thought to carry it out. Research and collection of forty manuscripts and the Constitution of a COA codicum were, for the time when he published the article that illustrated (1965), a first, and the results that the scholar passed remain valid today. The work of Salvatore Lilla, remained unfinished for the death of the scholar, now sees the light thanks to Claudio Moreschini review and philological care. "