Nulla e dintorni. Aforismi per un anno - 9788899126377

Nulla e dintorni. Aforismi per un anno: ""Nulla e dintorni" raccoglie le orme d'un cammino filosofico personale, autobiografico e auto-poietico, lasciate a fil di penna lungo un arco d'esistenza assai ampio. Il mio. Tutto quel che è scritto, in verità, l'ho vissuto senza mezze misure. Lo porto inciso nelle rughe del mio viso e, nonostante a volte mi pesi, ne avverto la presenza negli spiragli di consapevolezza che la quotidianità mi offre. Non lo rinnego. Lo accetto e lo amo, per quanto mi è possibile. Ma aspiro ad andar oltre. Voltando pagina. Al tempo non si comanda. Il resoconto di un'esperienza di filosofia praticata, in cui il nichilismo, variamente declinato, fa da sfondo, da atmosfera, da collante, mostrando ora il suo volto più arcigno e disperante, ora quello più leggero e gioioso: di questo, in sostanza, si tratta. In effetti - me ne rendo conto solo oggi, dopo aver accumulato molte primavere di vita alle spalle non ho fatto altro che seguire il consiglio di Heidegger a proposito dell'ospite inquietante: "[Il nichilismo] Nietzsche lo chiama "il più inquietante" [fra tutti gli ospiti] perché, come incondizionata volontà di volontà, ciò che esso vuole è la spaesatezza come tale. Per questo non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è scorgerlo e guardarlo bene in faccia"" (Francesco Dipalo)
"" Nothing "collects the footsteps of a philosophical way personal, autobiographical and self-poietico, leave to pen down a broad arc of existence. Mine. Everything is written, verily, I experienced no half measures. The port recorded in my face and wrinkles, although sometimes I weigh, I feel the presence in glimmers of awareness that everyday life offers me. I won't deny. I accept it and love it, as much as I can. But I aspire to go beyond. Moving on. The time cannot be controlled. An account of an experience of philosophy practiced, in which nihilism, variously interpreted, is the backdrop, atmosphere, as the glue, showing now its most grim and despairing, now that is lighter and more joyful: this, in essence, this is. In fact-I realize only now, after accumulating many springs of life behind-all I did was follow the advice of Heidegger about guest disturbing: "[nihilism] Nietzsche calls it" the most disturbing "[among all reviewers] because as unconditional will to will, what it wants is the spaesatezza as such. For this it's no use putting it at the door, because everywhere, for some time and so invisible, it wanders around the House. What is needed is recognizing it and watch it right in my face "(Oedipusrexsparknotes)