Il Crepuscolo di Bisanzio - 9788860363664

Il Crepuscolo di Bisanzio: La fine dell'impero romano d'Oriente si è caricata, nei secoli, delle valenze evocative proprie delle date epocali. Non solo: attorno al declino di Bisanzio si concentrano gli stereotipi storiografici di un "senso comune" che vede nel bizantinismo il male del più esasperato politicismo, la decadenza dello spirito pubblico e della lotta politica nelle spire della logica del tradimento. Una deformazione prospettica diffusasi lungo tutta l'età moderna, che ha proiettato all'indietro i caratteri dell'ultima Bisanzio: un mito a suo modo volgare che il libro di Ivan Djuric consente di tradurre nella ricchezza interpretativa e documentaria di uno studio storico di grande acume, che lucidamente conduce al cuore del mondo politico, religioso e diplomatico della Costantinopoli al suo tramonto: come scrive lo stesso Djuric, è la storia della fine di "un impero che non c'è". Già infatti alla fine del XIV secolo Bisanzio non è più padrona del proprio destino, costretta a fare i conti con il declino del suo prestigio, con la miseria delle città, con l'indebitamento dello Stato e la dipendenza economica dalle potenze mediterranee, con i conflitti interni alla famiglia regnante, con le mutilazioni territoriali e l'inevitabile decentralizzazione. Infine con i turchi: tutto ciò scandisce il tramonto fino alla definitiva caduta nel 1453, e si erge prepotentemente a sfondo storico degli sforzi di Giovanni VIII Paleologo di contrastare un destino forse non del tutto scritto.
The end of Eastern Roman Empire you loaded the centuries of evocative values specific to the epochal dates. Not only around the decline of Byzantium focus historiographic stereotypes of a "common sense" that sees the most evil rather parochial exasperated politicism, the decadence of the spirit and political struggle in the coils of the logic of betrayal. Perspective deformation spread throughout the modern era, that projected backward the characters of the last Byzantium: a myth in his vulgar way that the book of Ivan Djuric lets you translate in interpretive and documentary wealth of historical study of great acumen, which clearly leads to the heart of the political, religious and diplomatic world of Constantinople to its setting: how to write the same Djuric , is the story of the end of "an empire that there is." Already at the end of the 14th century Byzantium no longer in control of their own destiny, forced to come to terms with the decline of its prestige, with the misery of the cities, with the state indebtedness and economic dependence from the powers of the Mediterranean, with conflicts within the ruling family, with mutilation and the inevitable decentralization. Finally with the Turks have everything punctuating the sunset until the final fall in 1453, and stands strongly in historical background of efforts by John VIII Palaiologos to counter a fate maybe not completely written.