L'Italia dopo il 1961. La grande trasformazione - 9788815257598

L'Italia dopo il 1961. La grande trasformazione: Questo volume, che si avvale delle riflessioni di studiosi afferenti a diverse discipline, ripercorre le trasformazioni politiche, culturali ed economico-sociali del nostro paese dopo la seconda metà del Novecento, ponendo in evidenza la grandezza e la multidimensionalità dei mutamenti avvenuti in Italia, in tutti i campi. La costituzione materiale ha subito profondi cambiamenti in rapporto a quella formale, nelle sue modalità di partecipazione e di governo, e nuove istituzioni sono emerse, a livello locale e sovranazionale, contribuendo a mutare il quadro. Nella cultura degli italiani, caratterizzata da continuità tradizionaliste, hanno fatto irruzione i valori e le norme di nuove generazioni e di popolazioni immigrate. Si sono diffuse nuove conoscenze, grazie alla scolarizzazione, e nuove rappresentazioni e autorappresentazioni, ormai non più mediate da figure intellettuali che a loro volta hanno visto mutare il loro ruolo. Società ed economia hanno sostenuto vere e proprie svolte negli equilibri tra Stato e mercato, nel ruolo degli imprenditori, nell'organizzazione della famiglia - principale azienda di servizi della società italiana -, mentre la divisione in classi e ceti non solo è mutata, ma il suo duplice ruolo protettivo e vincolante ha perso terreno.
This volume, which takes advantage of the reflection of scholars belonging to different disciplines, covers political, cultural transformations and socio-economical of our country since the second half of the 20th century, highlighting the greatness and multidimensionality of changes in Italy, in all fields. The material Constitution has undergone profound changes in the formal relationship, in its modalities of participation and governance, and new institutions have emerged, and at the local level, helping to supranational changing the picture. In Italian culture, characterized by traditional continuity, raided the values and standards of new generations and immigrant populations. Spread new knowledge, thanks to education, and new representations and representations, no longer figures mediated intellectuals who in turn have seen their role change. Society and economy have supported real turning points in the balance between State and market, in the role of entrepreneurs, family organization-leading Italian society-while the Division into classes and classes not only changed, but its dual role as a protective and binding has lost ground.