Rime sacre tra Cinquecento e Seicento - 9788815118127

Rime sacre tra Cinquecento e Seicento: La lunga stagione che prende le mosse dall'autunno del Rinascimento offre, nell'ambito della lirica religiosa, testi, seppur letterariamente diseguali, di straordinario interesse. Il volume - a seguito delle "Rime sacre dal Petrarca al Tasso " - presenta, con indagini originali e penetranti, figure sin qui rimaste in ombra, come Ferrante Carafa, cantore della vittoria di Lepanto, e Angelo Grillo; icone come il topos delle lacrime e del pianto nell'età del Tasso; antologie di rime sacre che nel primo Seicento fiorentino disegnano una suggestiva rappresentazione di san Francesco come "nuovo Prometeo cristiano"; la severa riforma neoclassica nella poetica sacra, nel progetto e nell'opera di Urbano VIII e del circolo barberiniano; la poesia biblica di Loreto Mattei con la meditazione sui limiti della parola umana dinnanzi al mistero della Parola divina. Prospettiva storica, analisi di testi, rigoroso scavo bibliografico: un contributo importante, e non privo di sorprese, alla conoscenza di un periodo della letteratura religiosa sin qui poco esplorato.
The long season that moves from the autumn of Renaissance offers, as part of religious lyric, lyrics, albeit unequal literarily, of extraordinary interest. The volume-as a result of the "sacred Rhymes from Petrarch to Tasso"-presents, with original and insightful investigations, figures so far remain in shadow, as Fareed Carafa, Cantor of the victory of Lepanto, and Angelo Grillo; icons like the topos of tears and wailing in the age of the rate; anthologies of rhymes which in the early seventeenth century Florentine draws an evocative depiction of St. Francis as a "new Prometheus Christian"; the strict classical reform in sacred poetry, in the project and work of Urban VIII and the circle barberiniano Codex; Biblical poetry of Loreto Mattei with meditation on the limits of the human Word before the mystery of God's Word. Historical perspective, analysis of texts, strict bibliographic excavation: a major contributor, and not without surprises, knowledge of a period of religious literature hitherto little explored.