Leopardi e il Novecento. Sul leopardismo dei poeti - 9788860870490

Leopardi e il Novecento. Sul leopardismo dei poeti: Partendo dalla convinzione che le ricerche diacroniche di incidenza richiedano ormai strumenti di analisi e modalità percettive sensibili - oltre che alle occorrenze linguistiche - alla frattura introdotta dal moderno sul piano della fenomenologia, Anna Dolfi si interroga sulla natura e sui modi in cui si declina la modernità di Leopardi nel secolo che gli succede. La sua lettura unisce a un tracciato per campioni del leopardismo novecentesco lo studio sub specie leopardiana di alcuni autori e momenti esemplari (Ungaretti, Solmi, Montale, l'ermetismo, Zanzotto, l'ultima poesia...), mettendo in luce la durata e variabilità di un dettato, quale quello leopardiano, destinato a intrecciarsi e a rivelare in ogni autore le teorie critiche e le scelte di personale poetica. La nuova sfida dell'intertestualità, portando alla rilevazione di quanto è occultato nella scrittura (in una sorta di inconsapevole mise en abîme: il caso esemplare del Capitano di Ungaretti e del Sogno del prigioniero di Montale), fa insomma dello studio della memoria letteraria non solo un momento di storia della ricezione ma una modalità forte di ermeneutica del testo.
Starting from the conviction that diacrionic research of incidence now requires tools of analysis and perceptive modalities sensitive - as well as to linguistic occurrences - to the fracture introduced by the modern on the level of phenomenology, Anna Dolfi questions herself on nature and on the ways in which Leopardi's modernity is declined in the century that succeeds him. His reading combines a path for samples of twentieth-century leopardism with the sub-species Leopardian study of some authors and exemplary moments (Ungaretti, Solmi, Montale, hermeticism, Zanzotto, the last poem ...), highlighting the duration and variability of a dictation, such as the Leopardian one, destined to intertwine and reveal in each author the critical theories and the choices of poetic personnel. The new challenge of intertextuality, leading to the detection of what is hidden in writing (in a sort of unconscious mise en abîme: the exemplary case of the Captain of Ungaretti and the Dream of the Prisoner of Montale), makes the study of literary memory not only a moment in the history of reception but a strong mode of hermeneutics of the text.