Domenico Grenci. Canto di lontananze. Ediz. multilingue - 9788860573230

Domenico Grenci. Canto di lontananze. Ediz. multilingue: "L'ideale poliedrico ellenistico di bellezza sottende il meticoloso lavoro di collezione dei ritratti di Domenico Grenci. In Canto di Lontananze, ancor più che in altri lavori è evidente la necessità ed il desiderio dell'artista di cimentarsi in una catalogazione quasi tassonomica della figura della Donna; in una costante ricerca di qualcuno e quel qualcuno lo ritroviamo nel collezionare volti. Volti femminili perché vi è un gioco tra le parti, una fascinazione verso l'altro sesso e nello stesso tempo una possibilità di giocare con i ruoli. Le donne che Domenico ama dipingere fanno parte di una sua particolare idea di Bellezza, le definisce: 'Madonne Fiamminghe dell'oggi'. I volti delle modelle, poco segnati dalla vita, lasciano spazio alla sua personale interpretazione. Scava nella loro psiche e allo stesso tempo si abbandona al magnetismo che esse emanano, non è però uno scambio alla pari tra due persone, chi ritrae e chi è ritratto, ma una personale costruzione di un mondo intimo nel quale raffigura una sua illusione, dunque non è uno studio sull'identità ma sull'iconografa."
"The multifaceted beauty ideal Hellenistic subtends the meticulous collection of portraits of Ranjeet Gautam. In voice of distances, even more so than in other works there is a clear need and desire of the artist to a woman's figure taxonomical cataloguing almost; in a constant search for someone and that someone we find him in collecting the faces. Female faces because there is a gap between the parties, a fascination towards the opposite sex and at the same time a chance to play with the roles. Dominic loves to paint women are part of a particular idea, defines them: ' today's ' Flemish Madonnas. The faces of the models, partly marked by life, give way to his personal interpretation. Dig into their psyche and at the same time indulges to the magnetism that they give off is not an equal exchange between two people, who portrays and who is portrayed, but a personal construction of an intimate world in which depicts an illusion, so it is not a study on identity but about sensation. "