Le passioni, il disincanto. Profilo e scritti di Paolo Cesarini - 9788864334950

Le passioni, il disincanto. Profilo e scritti di Paolo Cesarini: Non c'è da meravigliarsi più di tanto della pressoché totale dimenticanza in cui è caduto Paolo Cesarini. Neppure un suo articolo è ristampato nei quattro ponderosi volumi della magnifica antologia sul Giornalismo italiano che Franco Contorbia ha allestito per i Meridiani di Mondadori: né un accenno in bibliografia del suo lavoro di inviato speciale ed elegante elzevirista. La discrezione non paga. E forse per lui penalizzante è stato anche il suo situarsi al confine, sia per la varietà di generi che coltivò sia per i burrascosi tempi in cui dette prova del suo mestiere di giornalista-scrittore. Nonché una patina linguistica toscaneggiante che, pur dosata, fa da filtro. Nel periodo di apprendistato Cesarini fu uno dei tanti giovani abbagliati dalle promesse rivoluzionarie del movimento fascista: se qualche tratto di originalità risalta nella produzione di allora, si direbbe inscrivibile nella tendenza ad una calcolata finezza letteraria e ad una prosa impreziosita da connotazioni locali e ammiccanti sprezzature. I resoconti dell'avventura africana - la guerra d'Etiopia - rivelano uno sguardo alieno dall'enfasi esclamativa e non di rado riflettono un dolente, punto retorico, autobiografismo. La fase ultima, il terzo tempo, dopo la fine della guerra e l'instaurazione della Repubblica, vede un Cesarini che riprende il lavoro in silenziosa dignità alla "Gazzetta del Popolo". Introduzione di Roberto Barzanti.
It is no wonder that much of the almost total oblivion in which fell Paolo Cesarini. Not even an article is reprinted in four large volumes of magnificent anthology on Italian Journalism that Franco has set up Contorbia to the meridians of Mondadori: nor a hint in the bibliography of his work as Special Envoy and elegant elzevirista. Discretion does not pay. And perhaps he was also handed his lay on the border, both the variety of genres that he cultivated for both those times tumultuous trial of his profession of journalist-writer. As well as a linguistic toscaneggiante patina that, while dosed, acts as a filter. In apprenticeship Cesarini was one of several young people dazzled by promises of revolutionary fascist movement: If some originality in produce stands out so it looks like in a trend currently calculated subtlety and literary prose enriched by local and winking sprezzature connotations. The reports of the African adventure-the Ethiopian War-reveal a glimpse of alien from the emphasis esclamativa and often reflect a sore, rhetorical point, autobiographical side. The last phase, the third time, after the end of the war and the establishment of the Republic, sees a Cb that resumes work in silent dignity to the "Gazzetta del Popolo". Introduction by Roberto Barzanti.