Il giocatore. Ediz. integrale - 9788818039924

Il gioco ha sempre rappresentato per ’uomo una sortadi sfida personale. Una sfida contro se stessi e contro gli altri eda questo bisogno estremodi confronto,di scontro,di scopertadela propria forza fisica e mentaleda partedel’animo umano si è sviluppato sindal’antichità arrivando ai nostri tempi con i risultati che tutti conosciamo. Il gioco fine a se stesso fa partedela natura umana e animale e caratterizza una fase importantissimadela crescitadel genere “animale”.dal gioco i cuccioli imparano adifendersi, a cacciare, adominare sugli altri, a scappare. Dal gioco ’essere umano impara adolcezzadei bacidi una madre, il caloredi una carezzadi un padre, a gioiadi vivere in una famiglia che tida sicurezza accrescendoti interiormente. Spesso però è accaduto che per una seriedi circostanze i giochi, e questo findai tempi antichi, perfezionati e modelati per un pubblico adulto siano andati aldi àdei canoni normalmente noti. Nasce così a passione per i giochi. Solo che spesso parliamodi una passione “distruttivÔ. Il giocodele carte, a roulette ne sono un classico esempio. Un gioco che man manodiviene sì passione, ma che poi si trasforma in mania, fissazione,distruzione interiore. Non che tutte e passioni siano statedistruttive, sia chiaro. Il giocodegli scacchi ne è una fulgida eccezione per carità. Ma in questo contesto preferisco analizzare a parte buiadel gioco. Forse a massima espressione etterariadi tutti i tempi a testimonianzadi quantoda me scritto ce a fornisce Fedordostoevskij quando scrive unodei suoi capolavori e fondamento assolutodela etteraria mondiale : “ Il giocatore”.