Gestire il dono: il «management» del «non profit» - 9788892109186

Gestire il dono: il «management» del «non profit»: Una ricerca e una testimonianza diretta. Evidenza empirica (osservazione, analisi e interviste) ed esperienze sul campo. Il tema è il dono. E la sua gestione efficace ma anche efficiente. Nella società contemporanea ricevere è molto più facile che conservare. Conservare vuol dire tramandare. Assicurare welfare alle generazioni successive. Anche il volontariato è dono. Quando non diventa autoreferente. Un mentalità al cambiamento deve prevalere sul cambiamento di mentalità: nel non profit la sopravvivenza è assicurabile da processi e procedure. Da mission e vision. Altrimenti la distruzione di valore è dietro l'angolo. E l'inefficienza crea spreco e disperde straordinarie opportunità di crescita. Abituarsi a progettare (e a misurare e rendicontare) diventa, cosi, il nuovo orientamento strategico di fondo. In grado di migliorare struttura, condotta e performance di enti e onlus del cosiddetto non profit. Ma anche di estendere, sine die, un fecondo rapporto con i principali stakeholder, che generi ricadute e che impatti socialmente.
A search and a direct testimony. Empirical evidence (observation, analysis and interviews) and field experiences. The theme is the gift. And its management effective but also efficient. In contemporary society, receiving is much easier than retaining. To preserve means to pass on. Ensure welfare for subsequent generations. Volunteering is also a gift. When it does not become self-referent. A mentality to change must prevail over the change of mentality: in the non-profit sector, survival is ensured by processes and procedures. From mission and vision. Otherwise value destruction is just around the corner. And inefficiency creates waste and squanders extraordinary opportunities for growth. Getting used to planning (and measuring and reporting) thus becomes the new basic strategic orientation. Able to improve the structure, conduct and performance of non-profit organizations and non-profit organizations. But also to extend, sine die, a fruitful relationship with the main stakeholders, which generates repercussions and impacts socially.