Religione, perché? Trovare un senso in tempi di bramosia di potere e di guadagno. Conversazione con Jürgen Hoeren - 9788839909848

Religione, perché? Trovare un senso in tempi di bramosia di potere e di guadagno. Conversazione con Jürgen Hoeren: I genetisti giocano alla creazione. Il grande capitale detta legge sullo sviluppo. Contemporaneamente il nostro rapporto con la natura mostra conseguenze catastrofiche in formato apocalittico. Come si fa, in un'epoca che sembra determinata dai calcoli biotecnologici ed economici, a parlare ancora di Dio, anima, significato? Drewermann, che, come nessun altro teologo, ha familiarità con le moderne scienze naturali e lo ha dimostrato con un'ampia produzione saggistica e letteraria, si concentra qui sulle questioni capitali - e prende posizione. La sua convinzione: abbiamo bisogno della religione più urgentemente che mai, perché le scienze naturali non sono in grado di rispondere alla domanda che riguarda il senso della nostra vita, alla domanda che chiede da dove viene e dove va l'essere umano. Ma il senso è possibile solo se osserviamo l'interezza della creazione. Una religione, che sia in grado di opporsi alla distruzione del senso, del significato, è possibile soltanto in un nuovo accordo delle religioni: religione non come archivio di un sapere sicuro, bensì come via esistenziale come la richiede Gesù di Nazareth. Le tesi di Drewermann suonano provocatorie. Ma quello che egli ha da dire tocca ciò che molte persone pensano e sentono.
Geneticists are playing at creation. Big business rules development. At the same time our relationship with nature view catastrophic consequences in apocalyptic format. How do you, in an era that seems determined by biotechnology and economic calculations, to talk of God, soul, meaning? Drewermann, who, like no other theologian, familiar with the modern natural sciences and it showed with a large production and literary non-fiction, focuses here on the issues-and takes a stand. His conviction: do we need religion more urgently than ever, because the natural sciences are not able to answer the question about the meaning of our life, to question asking where it comes from or where it goes the human being. But the meaning is only possible if we observe the entirety of creation. A religion, which is in a position to oppose the destruction of the sense and meaning, is possible only under a new agreement on religion: religion not as a repository of knowledge sure but as existential as the street requires Jesus of Nazareth. The theses of Drewermann sound provocative. But what he has to say is that many people think and feel.