Giornate intere fra gli alberi - 9788807891892

Giornate intere fra gli alberi: "Ed egli si tuffò nel verde prato dei tappeti verdi, ridente, immemore del suo misfatto, caro agli dei". Una signora ormai anziana torna per qualche giorno a Parigi in visita dal figlio, che non vede ormai da anni. Ma l'uomo, ormai cinquantenne, oggetto di un amore esclusivo, cieco e divorante da parte della madre, è solo un egoista, miserabile flambeur che vive con una entraîneuse e dilapida senza alcun criterio i suoi soldi al gioco. È un uomo che non combina nulla. È proprio vero che non c'è nulla da aspettarsi da una persona che, da bambino, trascorreva intere giornate fra gli alberi a scovare gli uccelli, invece di andare a scuola! Pubblicato originariamente nel 1954, il racconto è stato messo in scena all'Odéon di Parigi nel 1965 e trasformato in film, per la regia della stessa Marguerite Duras, nel 1977. Anche gli altri tre racconti, che completano il volume, sono accomunati da una sorta di immaturità esistenziale dei diversi personaggi: una collegiale che impara dall'osservazione di un boa il senso della felicità; una portinaia che sogna di morire per non svuotare i bidoni della spazzatura; un amore fatto di sguardi e gesti, nell'attesa del fatale incontro.
"And he dived into the green lawn of the green carpets, laughing, immemorial of his misdeed, dear to the gods." An elderly lady returns for a few days to Paris to visit her son, who she has not seen for years. But the man, now in his fifties, the object of an exclusive, blind and devouring love on the part of his mother, is just a selfish, miserable flambeur who lives with an entrance and dilapidates without any criteria his money to the game. He's a man who doesn't do anything. It is true that there is nothing to expect from a person who, as a child, spent whole days in the trees finding birds, instead of going to school! Originally published in 1954, the story was staged at the Paris Odéon in 1965 and made into a film, directed by Marguerite Duras herself, in 1977. The other three stories, which complete the volume, are also united by a kind of existential immaturity of the different characters: a collegiate that learns from the observation of a buoy the sense of happiness; a concierge who dreams of dying so as not to empty the trash cans; a love made of looks and gestures, waiting for the fatal encounter.