La straniera - 9788893447751

La straniera: "La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato". Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall'infanzia al futuro, il nuovo libro dell'autrice di "Cleopatra va in prigione" è un'avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della "Straniera" vive un'infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui. "La straniera" è il racconto di un'educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle
"The story of a family is more like a topographic map that to a novel and a biography is the sum of all geological eras that you went through." How do you tell a life if not exploring its symbolic and geographic places, rebuilding a map of self and the world lived? Between Basilicata and Brooklyn, from Rome to London, from childhood to the future, the new book by the author of "Cleopatra goes to prison" is an adventure combining old and new migrations. Daughter of two deaf parents that sense of isolation against a passionate and indignant, emigrated in Lucan from New York as a child, returning periodically, the protagonist of "foreign" living the febrile childhoods, frail yet capable, stubborn, like a plant to generate roots everywhere. The little girl became an adult never ceases to draw more new migratory routes: to study, to emancipation, irretrievable love. By intention or by fate, scour the memory and favours the landslides and the darkness. Not only memoir, not only novel, this book by definition mobile as a landscape and with a language so broad to fit the geography and time, Claudia Durastanti investigates the feeling always foreigners and ubiquitous. "The outsider" is the tale of a sentimental education contemporary, disoriented from a past magnetic and irrepressible, the cognition of physical diversity and social distinctions diehards, and shows that the history of a family, its entries and of its trajectories, is first and foremost a story of the body and