Bellissima. Tra scrittura e metacinema - 9788881038862

Bellissima. Tra scrittura e metacinema: Prima del film Bellissima di Luchino Visconti del 1951, prima della direzione degli attori sul set, le riprese e il lavoro di montaggio, vengono i soggetti stesi in numerose varianti, circa dieci anni prima, da Cesare Zavattini. Il suo soggetto finale diventerà, nelle mani di Visconti e di Suso Cecchi D'Amico e Francesco Rosi, un lungo trattamento, molte scalette e diverse versioni di sceneggiatura stesi - a volte - a ridosso delle riprese. La ricerca raccolta in questo volume, condotta tra l'Archivio Cesare Zavattini di Reggio Emilia e il Fondo Luchino Visconti (presso la Fondazione Gramsci di Roma), muove da una giornata di studi dedicata a "Bellissima: scrittura, metacinema, teoria" organizzata presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, per approdare a un nuovo lavoro di analisi dei materiali d'archivio condiviso dai curatori, Nicola Dusi e Lorenza Di Francesco, con gli autori presenti nel volume: Gualtiero De Santi, Stefania Parigi, Augusto Sainati, Cristina Jandelli, Paolo Noto, Anna Masecchia, Federico Ruozzi, Monica Campanini, Silvia Pagni. Le carte relative a Bellissima vengono lette sia in una prospettiva storico-filologica (già ben delineata dal saggio di Lino Micciché riportato in Appendice), sia con un'ipotesi genetica attenta ai processi di creazione e di produzione del film. Le varie fasi della scrittura che portano al film di Visconti si intrecciano così ad un più ampio meccanismo culturale, interpretativo e traduttivo, storico e socio-semiotico, di cui diamo conto nei molti interventi del volume e nei diver
Before the film Bellissima by Luchino Visconti in 1951, before the directors of the actors on the set, the filming and the editing work, the subjects are laid out in numerous variants, about ten years before, by Cesare Zavattini. Its final subject will become, in the hands of Visconti and Suso Cecchi D'Amico and Francesco Rosi, a long treatment, many set-ups and different versions of script stretched out - sometimes - close to the filming. The research collected in this volume, conducted between the Cesare Zavattini Archive of Reggio Emilia and the Luchino Visconti Fund (at the Gramsci Foundation in Rome), moves from a day of studies dedicated to "Beautiful: writing, metacinema, theory" organized at the Department of Communication and Economics of the University of Modena and Reggio Emilia, to arrive at a new work of analysis of archive materials shared by the curators, Nicola Dusi and Lorenza Di Francesco, with the authors present in the book: Gualtiero De Santi , Stefania Paris, Augusto Sainati, Cristina Jandelli, Paolo Noto, Anna Masecchia, Federico Ruozzi, Monica Campanini, Silvia Pagni. The papers relating to Bellissima are read both in a historical-philological perspective (already well delineated by the essay by Lino Micciché reported in Appendix), and with a genetic hypothesis attentive to the processes of creation and production of the film. The various stages of writing that lead to Visconti's film are thus intertwined with a broader cultural, interpretive and translational, historical and socio-semiotic mechanism, which we take into account in the many interventions of the volume and in the divers