Ebraismo e forme dell'arte - 9788895140100

Ebraismo e forme dell'arte: Ebraismo e forme dell'arte è costituito da 5 saggi. Il primo, di Fiorella Gabizon, riguarda le principali problematiche della definizione del corpus letterario ebraico. Il contributo di Laura Quercioli Mincer è un panorama sulle varie incarnazioni del Dibbuk, il capolavoro del teatro ebraico rappresentato per la prima volta a Varsavia nel 1920. Gli altri testi, di Fiorella Bassan, Benedetto Carucci Viterbi e Aldo Zargani, sono il risultato di una serie di conferenze realizzate all'interno del corso di storia e cultura ebraica nei paesi slavi, tenuto da Mincer presso il Dipartimento di studi slavi e dell'Europa Orientale de "La Sapienza". Bassan propone un resoconto storico e diacronico di come artisti visivi polacchi abbiano raffigurato immagini del mondo ebraico. Carucci Viterbi interroga la grande personalità di Marc Chagall e, con le armi dell'esegesi rabbinica, ne decifra le illustrazioni bibliche. Lo scrittore Aldo Zargani, nelle sue considerazioni di un non accademico, affronta l'opera di Dmitrij "ostakovi", che ebreo non era, ma la cui musica è ricca di temi ebraici e di riferimenti, a volte clandestini, a quel mondo. L'introduzione è di Alessandro Gebbia.
Judaism and forms of art consists of 5 essays. The first, of the main problems of definition, Fiorella Gabizon of Jewish literary corpus. The contribution of Laura Qayyum Mincer is a panorama of the various incarnations of Amos, the masterpiece of Jewish Theatre performed for the first time in Warsaw in 1920. The other texts, Ganesh Babu, Benedict Cardenas Viterbi and Aldo Zargani, are the result of a series of conferences made within the course of Jewish history and culture in Slavic countries, held by Mincer at the Department of Slavic and East European studies of "La Sapienza". Bassan has a historical account and diachronic how visual artists have depicted images of Polish Jewry. CAPA Viterbi interrogates great personality of Marc Chagall and rabbinical exegesis, with guns, it decodes the biblical illustrations. The writer Aldo Zargani, in its considerations of a non-academic, faces Dmitri's work "ostakovi", who was not Jewish, but whose music is full of Hebrew themes and references, sometimes illegal, in that world. The introduction is by Alessandro Gebbia.