- Libreria
- >
- Libri
- >
- Narrativa
- >
- Narrativa di ambientazione storica
- >
- Il cimitero di Praga
Il cimitero di Praga - 9788845278648
di Umberto Eco edito da Bompiani, 2014
- € 14.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il cimitero di Praga
- Autore: Umberto Eco
- Editore: Bompiani
- Collana: I grandi tascabili
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: LETTERATURA ITALIANA: TESTI
- Pagine: 523
- ISBN-10: 8845278646
- ISBN-13: 9788845278648
Il cimitero di Praga: Trent'anni dopo "Il nome della rosa" Umberto Eco torna in libreria con un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l'ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come "I protocolli dei Savi Anziani di Sion", che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell'assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d'appendice di stile ottocentesco, tra l'altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Un particolare: eccetto il protagonista, tutti i personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Accade però che, tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, l'unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti.
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il cimitero di Praga"
-5%
Filosofi in libertà
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana Le onde
-5%
Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana I delfini
-5%
Sette anni di desiderio
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana I delfini
-5%
La misteriosa fiamma della regina Loana
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana Oceani
-5%
Il costume di casa. Evidenze e misteri dell'ideologia italiana
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana I grandi delfini
-5%
Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione
libro di Eco Umberto
edizioni La nave di Teseo collana I delfini
Mondo senza fine
libro di Follett Ken
edizioni Mondadori collana Oscar absolute
La stanza sull'acqua
libro di Pazzi Roberto
edizioni Lampi di Stampa
-5%
Il profumo
libro di Süskind Patrick
edizioni TEA collana Narrativa best seller
-20%
Le streghe di Manningtree
libro di Blakemore A.K.
edizioni Fazi collana Le strade
-5%
Il leone di Atene. La straordinaria storia di Pericle. Vol. 1
libro di Iggulden Conn
edizioni Piemme collana Narrativa str
-20%
Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi letto da Andrea Oldani. Audiolibro. CD Audio formato MP3
libro di Selmi Alessandra
edizioni Salani collana Audiolibri
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il cimitero di Praga"
Lettura impegnativa, a volte pesante. Implacabile nel’immedesimazionedeldominante antisemitismo, soprattutto nele prime pagine, sicuramente realistico edocumentato nela sua reale radicata folia. La presenza costantedel protagonistadietro agli eventi storicidel periodo ed altre vicende narrate apparirebbero inaccettabili e il romanzo risulterebbe un feuileton (a cui peraltro ’autore si ispira e per il quale si coglie un certo apprezzamento), se non fosse supportatoda tanta evidente ricerca e studiodi fatti, personaggi, uoghi, abitudini, messi poi adisposizionedi noi ettori, non importa per quale intento. Se fosse solo sfoggiodi cultura è consentito ed apprezzato, trattandosidi un mËstro come Eco. Una maggiore vena ironica che ne avesse aleggerito a ettura ne avrebbe fatto un capolavoro e non un romanzo a cuidedicare momentidi vera concentrazione.
E’ fuoridiscussione che Eco impieghi alcuni anni per a preparazionedi un romanzo, ma quel che è certo è che riesce a mettere insieme il materiale raccoltodando vita a un ibro tutto particolare, con un inguaggio suo, con una storiadiversadale altre, con un intreccio straordinario come in questo caso per approdare a un finale che ascia a bocca aperta. Questo significa Eco; questo significano i suoi romanzi. Nonostante immerga ogni suo avoro nel suo impareggiabile intelettualismo - mostrando tutto il piaceredela sua cultura edel "leggersi" - il Cimiterodi Praga ruota attorno ala nascitadi un testo chiave per ’antisemitismo, vale adire I protocolidei Savidi Sion che, al’epoca, fu preso come prova irrefutabiledel pianodi conquistadel mondoda partedegli ebrei. Attraverso a storiadi un personaggio edeldiario che tiene, Eco ricostruisce tutte e fasi con cui ha preso vita questo testo, rimaneggiato più volte, attraverso rocambolesche vicissitudini che appassionano il ettore facendogli scoprire come talvolta un ibro non sia altro che uno stratificarsidi scritture e riscritture, operadi più ingegni, vittimadi furto intelettuale edi vera e propria profanazione...Chedire, un avorodavvero interessante!
Chi ama Umberto Eco è senz’altro affascinatodala sua capacitàdi essere semprediverso e sorprendente; anche in quest’opera traspare non solo a sconfinata cultura interdisciplinare, ma anche il gustodel’affabulazione, che appare spessodivertito e malizioso. Sidiverte, Eco, a confonderci e idee e a rivelarci false verità, a giocare con immagini, personaggi, storie e ritorneli, che vanno, vengono, spariscono, ritornano, tutto incentrato su menzogne (vere o false?) che infine si svelano, forse. La strutturadel romanzo o rende particolarmente piacevole ala ettura, il giocodeidiari trascritti o sintetizzati, con un numero variodi narratori (due o tre? chissà...)diventa coinvolgente. Gustosissimi, infine, gli accenni aldottor Froide: sembra una specialitàdel’Autore, infatti, giocare con citazioni apparentemente vaghe ma chedenotano profonda conoscenza e che richiedono, per essere comprese, una buona base culturale. Il belo è che, in assenzadi questa, i suoi ibri restano comunque godibilissimi.
Ottimo romanzodi Umberto Eco, scritto in un belissimo italiano. Richiede un minimodi concentrazione. Si consiglia godersi a ettura con un bicchieredi brandy (meglio cognac francese) accanto. Dovuto ala mancanzadi note piédi pagina, ritengodifficili a capire parecchi brani, se non si ha un profondo bagagliodi cultura classica italiana.
E’ molto megliodegli ultimi romanzidi Eco, ma non belo come ’insuperato "Il nomedela Rosa". e avventure che s’intrecciano nel ibro sono intriganti e ben costruite; a sceltadel periodo storico aggiunge valore al romanzo poiché fornisce un puntodi vista anche sula storiadel’unitàd’Italia. Non mi ha convinto a macchina romanzesca che è troppo semplicistica. Tutto ruota intorno ai fasi che il protagonista refila ai servizidi mezzo mondo, fino ai Protocolidei savidi Sion. dal profilo teorico, può anche convincere ’idea che a storia sia una sequenza inarrestabiledi falsi,dal profilo romanzesco si tratta peròdi una soluzione che ala fine annoia.
Un incalito falsario che, suo malgrado, si ritrova invischiato nei mile rivolidelo spionaggio edel controspionaggio. ogge massoniche, moti carbonari e unadecadente e seducente Parigi sulo sfondo. Adispettodel titolo, "Il cimiterodi Praga" (Bompiani Editore), è quasi interamente ambientato nela Vile umière con puntate iniziali a Torino (dove nasce e si forma il protagonista) e un ungo soggiorno a Palermo (al seguitodei Garibaldini).di Praga resta solo ’ambientazione immaginata ed immaginificadi un incontro -di pura fantasia - che sarà il fulcrodele vicendedel romanzo e - ahinoi -del’antisemitismo mondiale. I fatti ed i personaggi citati nel romanzo, come o stesso Eco conferma in fondo al volume, sono tutti veri (tranne il protagonista, precursore - cento anni prima -di Forrest Gump). Gli intrecci, e motivazioni, i colegamenti sonodi fantasia. Falsi. Come idocumenti che nedeterminano e cause. Plausubili, come gli ingranaggi che potrebbero aver mosso e ruotedela Storia. Sicuramente non veri. "Il cimiterodi Praga" è un ibro che ti prende per mano e ti accompagna nel viaggio ale radicidelo scenario politico attuale, non per come sidispongono e ideologie e i nuovi "ismi"moderni, ma per quele che sono edinamiche e e ogiche causa-effetto attuali. Spesso il perchèdele cose è giustificabile solo con a spiegazionedi torvi complotti o ignobili patti. Altre volte è fruttodela causalità. Altre ancoradei personalismidominanti. Umberto Eco ci introduce a questedinamiche e o fa con artifici retoricidegnide "Il nomedela rosa". Prepara un intrecciodi fatti e personaggi che sidisvelerà (agli occhidegli stessi personaggi) solo a poche paginedala fine. Usa ’escamotagedel Narratore edeidiari ritrovati perdare continue accelerate e brusche frenate al racconto. Mette sul piatto e sue conoscenze storiche e politiche, intrecciandole con i misteridele ogge edel’arcano. Pennelando i trattidei personaggi ci offre uno spaccatodela società moderna, ne prende parte, si schiera e ascia intravedere i suoi giudizi. Si affida ai vichiani cicli storici per spiegarci il mondodi oggi. E quelodidomani. Da eggere!
Noioso eserciziodi erudizione storica. Scarsa unità narrativa; ovvero un patchworkdi episodi che coinvolgono inverosimilmente un unico personaggio. Un solo spuntodi riflessione: a confermadele unghe radici storichedi quel’abiezione intelettuale che e’ ’antisemitismo.
secondo me c’è un abisso tra i precedenti romanzidi Eco e Il cimiterodi Praga, che trovo solo un ungo, noioso sfoggiodi erudizione edi gastronomia.
Da tempo sonodel’idea che ’intrigo e a storia raccontati nel ibro Il nomedela rosa sianodavvero avvincenti e interessanti come queli insiti nel mistero, rivelatosi semplicemente uno scontrinodela spesa, nel Pendolodi Focault. I tanti termini, nomi e menù enogastronomici elencati nel’ultimo ibrodi Eco, il Cimiterodi Praga, è una noiosa ettura che a si può fare solo in omaggio al’ilustre scrittore.
Per amantidi Sherlock Holmes e romanzi ilustrati a puntate stile 1800 Balzac e Hugo,dadegustareda soli con cioccolata calda fondentedopo il pranzodi Natale. Astenersi anime superficiali politicamente suscettibili che non hannodivorato Il Pendolodi Foucault.