Beirut, I love you - 9788860364524

Beirut, I love you: Tutto comincia in quei 34 giorni della guerra del 2006. Zena el Khalil, una giovane artista libanese, decide di raccontare al mondo in tempo reale quello che sta accadendo a Beirut. Apre così un blog che immediatamente suscita un tam-tam mediático: a partire dal "The Guardian", alcuni dei più importanti quotidiani internazionali iniziano a pubblicare il diario di Zena, finché un agente letterario inglese decide di incoraggiarla a scrivere un libro... "Beirut, I love you" è la storia di una donna e la storia di una città, intrecciate nella fitta trama di un dialogo che si snoda lungo percorsi temporali diversi. Il passato di Zena - l'infanzia, gli anni all'università, le sue vite precedenti - si sovrappone a quello di Beirut, al susseguirsi di guerre e ricostruzioni, viscerali speranze di cambiamento e tremende delusioni. Tutto vissuto in maniera estrema e portato all'eccesso. Al centro c'è sempre la guerra, anche quando pare non esserci. E Zena riesce a farci percepire quasi fisicamente questo stato permanente di tensione e insieme un attaccamento forte alla vita, in tutte le sue espressioni. Nelle strade di Beirut le milizie armate delimitano il proprio territorio, mentre la città cerca di riprendersi nel caos della ricostruzione. Intere famiglie dormono in uno stesso letto, mentre biondine in tiro affollano i night, dove droga e alcol scorrono a fiumi.
It all starts in those 34 days of war of 2006. Zena el Khalil, a young Lebanese artist, decides to tell the world in real time what is happening in Beirut. Opens a blog that immediately elicits a Tom-Tom medi??tico: from "The Guardian", some of the most important international newspapers begin to publish the diary of Zena, until an English literary agent decides to encourage her to write a book ... "Beirut, I love you" is the story of a woman and the history of a city, woven into the dense Web of a dialogue that runs along different time paths. Zena's past--childhood, college years, his past lives-overlaps with that of Beirut, the succession of wars and tremendous hopes for change and reconstructions, visceral disappointments. All lived in an extreme and carried to excess. In the Center there is always war, even when it seems not to be there. And Zena manages to make us feel almost physically this permanent state of tension and a strong attachment to life, in all its forms. In the streets of Beirut armed militias demarcate their territory, while the city tries to recover from the chaos of reconstruction. Whole families are sleeping in the same bed, while blonde dressed up crowd the night, where drugs and alcohol are flowing in rivers.