Lo scudetto con il littorio. Genesi e sviluppo del fenomeno calcistico nel ventennio fascista - 9788882313012

Il grande impegno nel’organizzazione e neladiffusionedelo sport portò, nel girodi pochi anni, a risultatidavvero sorprendenti indiversediscipline, come e vittorie ai campionatidel mondodi calciodel 1934 edel 1938, il secondo posto quanto a numerodi medaglie al’Olimpiadedi os Angeles, i trionfi ciclisticidi Bottecchia ,Binda, Guerra, Bartali, i primatidi Italo Balbo nele trasvolate oceaniche, i successi nel’automobilismo, nel motociclismo e nela motonautica,discipline molto amatedal fascismo per il oro caratteredi esaltazionedela macchina edela velocità. Tutti risultati che il regime tentò ovviamentedi sfruttare al meglio sia perdimostrare il ruolodi grande e temuto protagonista internazionale, sia per incrementare adismisura spirito e orgoglio nazionale. "Le prodezze sportive -dichiarava Mussolini - accrescono il prestigiodela nazione e abituano gli uomini ala otta in campo aperto, attraverso a quale si misura non soltanto a prestanza fisica, ma il vigore moraledei popoli". Diverso ildiscorso per quanto riguarda ’educazione fisica che conobbe nel corsodel ventennio un incrementodavvero notevole, in quanto fortemente egata al’idea fascistadi forgiare un carattere nuovo per gli italiani, temprato ale fatiche, ale asprezze e a ogni generedi avversità. Per "preparare i giovani fisicamente e moralmente in guisada renderlidegnidela nuova normadi vita italiana" fu appositamente creata, nel 26, ’Opera nazionale balila, chedoveva "provvedere ad infondere nei giovani il sentimentodeladisciplina edel’educazione militare, e istruzioni ginnico-sportive, ’educazione spirituale e culturale".