Ancora altri rapidi racconti. Libretto terzo - 9788886095716

Ancora altri rapidi racconti. Libretto terzo: Con il terzo dei suoi libretti, Eliana Elia prosegue la suo originalissima opera narrativa, nuovi, con rapidi e pungenti e nuovi racconti. "Questa particolare forma breve racchiude un mondo. Il non-detto si espande al di là della pagina, sfidando il lettore a decifrare il silenzio che si addensa dentro le parole è. Ma chi, riconosciuti gli stilemi della microfinzione, credesse di poter prevedere nel narrare di Eliana Elia una retorica improntata al ritorno di determinati meccanismi, si vedrà invece trascinato nel vortice della frantumazione dei generi. Ecco il racconto che trova il tempo per addentrarsi nei labirinti della incostanza dei sentimenti e dell'incertezza sulla scelta della propria vita; ecco la definizione folgorante, la meditazione filosofica e il gioco con la materialità della scrittura; ecco la reminiscenza ironica delle fiabe, ma come pretesto per demistificare una società fondata sull'apparenza. Dalla concentrazione questa scrittura trae la sua forza, ma la sorgente del suo senso va cercata soprattutto nella leggerezza, nel rifiuto dell'urlo, anche quando ciò che deve trasmettere è il dolore di una perdita definitiva o una paura senza nome". (Rosalba Campra)
With the third of his librettos, Eliana Elijah continues its original narrative, new, with fast and sharp and new stories. "This particular short form enclosing a world. The unsaid expands beyond the page, challenging the reader to decipher the silence that thickens in words is but who recognized the stylistic features of the microfinzione, believed to be able to predict in narrating the return of rhetoric by poet Elia certain mechanisms, you will see instead dragged into the vortex of the crushing of the kinds. Here is the story that finds time to delve into the mazes of the inconstancy of feeling and uncertainty on the choice of one's life; Here's the definition dazzling philosophical meditation, and play with the materiality of writing; Here's an ironic reminiscence of fairy tales, but as a pretext to demystify a society based on appearance. The concentration of this writing draws its strength, but the source of its meaning is to be found especially in the lightness, the refusal of the scream, even when what needs to convey is the pain of a loss or a nameless fear. " (Rosalba Campra)