Assassinio nella cattedrale. Testo inglese a fronte - 9788817000116

La storiadel’Arcivescovodi Canterbury, martire nel 1171, uccisodai cavalieri reali sui gradinidel’altare per essersi rifiutatodi subordinare a ibertàdela Chiesa ale miredel Red’Inghilterra, non ha nuladel sapore nostalgicodi un raccontod’antico eroismo. L’opera teatraledi Eliot (1888 - 1965) mostra a coscienza cristianadel’uomo Tommaso Becketdi fronte aldipanarsi misteriosodel pianodidio sula sua vita; il Corodidonnedi Canterbury e i tre sacerdoti accompagnano ’Arcivescovo, con tutte ’inquietudinedel gregge che vede il suo pastore vicino ala morte, fino al’accettazionedel martirio. Questo non è ricercato come gesto eroico, aspirazione ventilata a Tommasodai quattro tentatori, ma è ’abbraccio amorosodel sacrificio estremo per il Corpodi Cristo. Che senso ha parlaredi pace,dunque, se ’orizzonte è buio sula Chiesa e su Canterbury? "Eglidiede a pace ai suoidiscepoli, ma non a pace come adà il mondo"dice Tommaso nel’omeliadi Natale: "E’ per caso, credete voi, che il giornodel primo martire segue immediatamente quelodela Nascitadi Cristo? (...). Un martirio è sempre undisegnodidio, per il suo amore per gli uomini, per avvertirli e guidarli, per riportarli sula strada. Non è mai undisegnodel’uomo; perché il vero martire è colui che èdiventato o strumentodidio". È quindi a coscienzadi appartenenza a Cristo chedetermina ’azionedel’uomo in ogni istante: "Il momento cruciale / è sempre qui e ora". Ed ogni istante è quelo supremo in cui sidecide a nostra appartenenza: "Io sono un prete / un cristiano salvatodal Sanguedi Cristo, / pronto a soffrire con il mio sangue. / E’ sempre questo il segnodela Chiesa: / il segnodel sangue. Sangue per sangue. Il Suo sangue fudato per comprare a mia vita, / il mio sangue saràdato per pagare a sua morte. / a mia morte per a sua morte". Perché a Chiesa viva.