Carlo Botta. La ragione e la passione - 9788896308066

Carlo Botta. La ragione e la passione: Ma chi ricorda, oggi, Carlo Botta (1766-1837) se non perché il nome lo si trova in molte città d'Italia, dalle Alpi all'Etna? Lo si incontra infatti a Roma, non lontano dal Colosseo; a Torino, in pieno centro storico; a Milano, dalle parti di Porta Romana; ma altresì in paesi meno noti, e non solo a San Giorgio Canavese (To) che ne ha visto i natali, ma anche agli antipodi, nella lontana Alia in provincia di Palermo. A Ivrea, invece, Botta ha offerto il proprio nome a una "scuola pubblica" che già esisteva ai tempi dell'Imperatore Lotario I (sec. IX d.C.) e che nel 1774 risulta negli Archivi denominato "Real Collegio". Nel 1865 l'Istituto diventa Liceo Classico Statale "Carlo Botta", una delle eccellenze della scuola italiana che ha formato uomini destinati alla storia. Fra i sedici saggi che compongono il volume, si va dallo sguardo indiscreto gettato nella corrispondenza privata del personaggio all'edizione di una gustosa novella inedita, passando per riflessioni sul Botta storico, sul filosofo aperto a curiosità etnografiche, sul politico, sul medico, sul poeta epico, sul narratore, sul divertente traduttore satirico, ma soprattutto sul Botta di quella passione civile che per raccontarsi s'appropria della lingua e di ogni genere espressivo e letterario con un'attenzione particolare alla struttura narrativa. Grandi fatti e aneddoti, Storia e storie, scienza e narrazioni che si incontrano nell'opera consentono di sollecitare tutte le corde della riflessione contemporanea sulla scrittura della nostra memoria e sulla riscrittura continua della Storia.
But who remembers, today, Carlo Botta (1766-1837) if not because the name is found in many cities in Italy, from the Alps to Mount Etna? In fact, it can be found in Rome, not far from the Colosseum; in Turin, in the historic center; in Milan, near Porta Romana; but also in lesser-known villages, and not only in San Giorgio Canavese (To) where he was born, but also at the antipodes, in the distant Alia in the province of Palermo. In Ivrea, on the other hand, Botta offered his name to a "public school" that already existed at the time of Emperor Lothair I (ninth century AD) and that in 1774 appears in the Archives called "Real Collegio". In 1865 the Institute became the "Carlo Botta" State Classical High School, one of the excellences of the Italian school that trained men destined for history. Among the sixteen essays that make up the volume, they range from the indiscreet gaze cast into the character's private correspondence to the edition of a tasty unpublished novella, passing through reflections on the historical Botta, on the philosopher open to ethnographic curiosities, on the politician, on the doctor, on the epic poet, on the narrator, on the amusing satirical translator, but above all on the Botta of that civil passion that to tell its story appropriates language and every expressive and literary genre with particular attention to narrative structure. Great facts and anecdotes, history and stories, science and narratives that meet in the work allow us to solicit all the chords of contemporary reflection on the writing of our memory and on the continuous rewriting of History.