Ti parlo - 9788871864624

Ti parlo: "Poeta parco ed essenziale, che scrive solo quando ne sente l'urgenza e la necessità, Riccardo Emmolo, l'autore di "Ombra e destino e altre poesie" (2002), è venuto componendo in questi anni un libro, al confine tra lirica e narrazione, a volte scanzonato, irriverente, perfino comico e clownesco, a volte amoroso e appassionato, ma anche crudo, tagliente, inquietante, soprattutto quando affronta temi rari in poesia come la malattia, l'afasia, la crudeltà. Il libro si dà come un intreccio di voci che invocano, interrogano, dialogano: a volte scontrandosi con il silenzio, che è sempre il silenzio dell'anima, quando è resa muta dal dolore, quando si affaccia sul mondo in cerca di un senso, di una risposta al male - almeno apparente - delle cose. La spoglia necessità dei titoli; le interrogazioni che tagliano, con la loro carica metafisica, la trama ordinata dei pensieri, svelandone la fragilità; le sospese meditazioni sul sentimento del tempo; le fiondanti immagini dell'adolescenza sciclitana, con le sue storie lucenti e crudeli, le sue figure remote, eppure indelebili; gli impietosi rendiconti della vita, che l'animo severo accoglie come sentenze definitive; le invocazioni ai cieli; il gioco ambiguo dei pronomi, delle identità che si ritrovano e si perdono; e poi di nuovo voci, che tentano un muto dialogo; voci familiari; misteriosi messaggi d'amore; la lingua gergale che s'intrude, impastandosi, nella lingua più illustre della nostra tradizione, inasprendola." (Giancarlo Pontiggia)
"Poet Park, who writes only when he feels the urgent need, Richard Emmolo, the author of" Shadow and fate and other poems (2002), came by composing a book in recent years, the border between lyric and narrative, sometimes light-hearted, irreverent, even comical and clownish, sometimes loving and passionate, but also raw, edgy, ominous, especially when he faces rare themes in poetry as the disease , aphasia, cruelty. The book gives as a tangle of voices who call, questioning, dialogue: sometimes clashing with silence, which is always the silence of the soul, when is rendered mute with grief, when facing the world in search of a direction, a response to evil-at least apparent-of things. The bare necessities; the questions that cut, with their charge metaphysics, orderly texture of thoughts, revealing the fragility; the suspended meditations on the feeling of the time; the fiondanti sciclitana teens pictures, shiny and cruel with his stories, his figures, yet indelible; the merciless severe soul of life that welcomes statements as final judgments; the invocations to the heavens; play ambiguous pronouns, identities who hang out and get lost; and then again, voices that attempt a mute dialogue; family voices; mysterious love notes; the slang language which intrude, mixing, in the language of our most illustrious tradition, stepped up. " (Giancarlo Pontiggia)