I miei flop preferiti e altre idee a disposizione delle generazioni future - 9788806210687

I miei flop preferiti e altre idee a disposizione delle generazioni future: Dopo la pubblicazione nel 1957 di "Verteidigung der Wólfe" ("Difesa dei lupi"), la sua prima raccolta di poesie, Hans Magnus Enzensberger divenne ben presto un punto di riferimento per numerosissimi lettori, dapprima in Germania e poi via via in molti altri paesi. Anche perché Enzensberger non si è mai sentito solo " poeta": come dimenticare le raccolte di saggi sui temi più disparati (politica, antropologia, sociologia, scienze), i libri per ragazzi, i romanzi, le traduzioni, le riviste ("Kursbuch" oltre che un successo commerciale, fu la rivista forse più importante del '68 tedesco ed europeo), l'attività di editore, le installazioni poetiche. Inevitabile che in oltre cinquant'anni di poliedrica attività qualcosa non sia andato per il verso giusto: riviste concepite e mai pubblicate, altre andate in edicola ma dalla vita assai breve (forse perché troppo innovative per il gusto dei lettori), promettenti iniziative editoriali abbandonate per l'intervento degli avvocati, opere liriche, drammi e commedie, sceneggiature cinematografiche, libri per ragazzi, fontane creatrici di poesia. Ai "tonfi" - ora non privi di una loro intima grandezza, ora più dimessi e silenziosi - e ai progetti mai usciti dal loro stato embrionale, Enzensberger dedica questa affettuosa e ironica retrospettiva: perché a differenza dei trionfi, gli insuccessi favoriscono in vari modi l'intelligenza, aiutandoci anche a capire come funziona il complesso universo dell'industria culturale.
After the publication in 1957 of "Verteidigung der W??lfe" ("defense of the wolves"), his first collection of poems, Hans Magnus Enzensberger quickly became a point of reference for many readers, first in Germany and then in many other countries. Also because Enzensberger has never heard was "the poet": How can we forget the collections of essays on a variety of subjects (politics, anthropology, sociology, Sciences), children's books, novels, translations, magazines ("Kursbuch" as well as a commercial success, it was perhaps more important magazine of the ' 68 German and European), Publisher, poetic installations. Inevitable that in over fifty years of activity is not something multifaceted went smoothly: magazines designed and never published, others go on newsstands but very short life (perhaps because it is too innovative for the sake of readers), promising initiatives abandoned editorial for the intervention of lawyers, operas, dramas and comedies, screenplays, children's books, poetry, creating fountains. The "thumps"-now without their intimate size, now more resigned and silent-and projects never came out from their embryonic State, Enzensberger dedicates this affectionate and wry retrospective: because unlike triumphs, setbacks promote intelligence in various ways, even helping us to understand the complex universe of cultural industries.