Dolce è la guerra per chi non ne ha esperienza. Storie politiche tratte dagli «Adagia» - 9788807902734

Dolce è la guerra per chi non ne ha esperienza. Storie politiche tratte dagli «Adagia»: Gli "Adagia" sono una sorta di monumentale enciclopedia della cultura classica organizzata intorno a motti, detti, proverbi della più diversa provenienza. Talvolta Erasmo si limita a riferire in poche righe il proverbio nelle varie attestazioni che gli sono note, altre volte lo stesso proverbio gli suggerisce lo spunto per considerazioni molto più articolate e ricche. Comunque, non c'è dubbio che gli "Adagia" furono il serbatoio di sapere a cui Erasmo continuò ad attingere nel corso della sua vita. Per presentarsi alla fine come uno specchio tra i più fedeli del suo pensiero e del suo credo. I quattro "Adagia" qui proposti sono tutti di natura politica. Il primo, "Re o matti si nasce", è una riflessione che ruota attorno alla figura del Principe e all'irrazionalità o razionalità nella sua azione politica. L'adagio che invece dà il titolo al volume è tutto dedicato agli orrori della guerra e alla trasformazione dell'uomo in bestia. Dopo avere in più occasioni fatto riferimento a Ercole, l'adagio si sofferma sul fine vero della guerra: il guadagno, o meglio il rapimento e la degradazione dei beni altrui. La guerra non deve essere l'opzione da perseguire, anche nei confronti del peggior nemico (allora erano i turchi). Bisogna invece scegliere la migliore delle virtù cristiane, la carità. La chiusa da questo punto di vista è attuale ancora oggi: è comunque da preferire un turco sincero o un ebreo in buona fede a un cristiano ipocrita.
The "Lies" are a kind of monumental encyclopedia of classical culture organized around sayings, sayings, proverbs of different origins. Sometimes Erasmus is limited to report in a few lines the saying in various claims that are known, sometimes the same proverb suggests the cue for much more complex considerations and rich. However, there is no doubt that the "Lies" were the tank by know that Erasmus continued to draw throughout his life. To show up at the end as one of the most faithful mirror of her thinking and her beliefs. The four "Adagia" here proposed are all political. The first, "King or matti si nasce", is a reflection that revolves around the figure of the Prince and the irrationality or rationality in its political action. The adage that gives the title to the book is all about the horrors of war and the transformation of man into beast. After you have on several occasions made reference to Hercules, the adage rests on the end of the war: the gain, or rather the Rapture and the degradation of the goods of others. The war should not be the option to pursue, even against the worst enemy (then were the Turks). You have to choose the best of Christian virtues, charity. The closed from this point of view is current even today: it is still preferable to a Turk sincere or a Jew in good faith to a Christian hypocrite.