Il segreto della carezza. Ovvero ideario di restauro timido - 9788840420479

Il segreto della carezza. Ovvero ideario di restauro timido: Il seguito di Restauro Timido e di Architettura Timida! Un'antologia di idee per prendere contropiede la realtà, scardinando sicurezze, certezze, semplificazioni e farci intuire che l'umanità diventa umana quando inventa la timidezza che non è una malattia ma un modo più cauto e intelligente di rapportarci con il mondo. L'architettura deve riprendere la sua funzione di medicinale, di balsamo che cura i lembi e le ferite dei nostri edifici e dei nostri luoghi, una cura come tecnica del rammendo per guarire le ferite dell'esserci. Rianimare la presenza, ridare la vita, respiro, pensiero a ciò che è spento, immobile e chiuso trattenendone insieme la bellezza e il ricordo. Il pensiero timido ci invita ad una nostalgia del futuro, che prende radice nell'amore per ciò che esiste e poggia sulla terra. È giunto il tempo di smettere di comportarci in modo violento distribuendo schiaffi contro il mondo e di cambiare atteggiamento imparando ad usare il segreto della carezza che ha il prezioso dono di far risvegliare le cose. Così, al contrario del comportamento smodato dell'architettura contemporanea, il restauro timido è la dolce alleanza tra memoria e futuro. Oggi per la prima volta all'architettura non è richiesto di assecondare un mondo in espansione ma di operare sul costruito, sull'esistente rinnovando la nostra concezione del restauro. Oggi molti si accontentano di abitare e di progettare senza pensare: questo libro non fa per loro, perché leggendolo si rovinerebbero la vita.
The sequel to Timid Restoration and Timid Architecture! An anthology of ideas to take reality on the back, unhinged by security, certainties, simplifications and make us guess that humanity becomes human when it invents shyness that is not a disease but a more cautious and intelligent way of relating us to the world. Architecture must resume its function as a medicine, a balm that heals the flaps and wounds of our buildings and places, a cure as a softening technique to heal the wounds of being there. To revive the presence, to give back life, breath, thought to what is turned off, motionless and closed by holding together its beauty and memory. Shy thinking invites us to a nostalgia for the future, which takes root in love for what exists and rests on the earth. The time has come to stop behaving violently by slapping against the world and changing attitudes by learning to use the secret of caress that has the precious gift of awakening things. Thus, unlike the excessive behavior of contemporary architecture, timid restoration is the sweet alliance between memory and the future. Today for the first time architecture is not required to support an expanding world but to operate on the built, on the existing renewing our conception of restoration. Today many are content to live and design without thinking: this book is not for them, because reading it would ruin life.