Migranti in cronaca. La stampa italiana e la rappresentazione dell'«altro» - 9788897522768

Migranti in cronaca. La stampa italiana e la rappresentazione dell'«altro»: Compito del giornalismo è rintracciare le nervature della società e coglierne i cambiamenti, ma nel momento in cui si avvicina al tema "immigrazione" le istantanee scattate appaiono spesso sfuocate e piegate alle convenienze politiche, frammenti di verità schiacciati nel tempo lungo delle retoriche dominanti. Come una sorta di anello di congiuzione fra politica e immigrazione, la stampa è il luogo in cui la società riflette se stessa, si pensa fra le sue pagine, mentre plaude l'ultimo disegno di legge o sostiene le performance mediatiche del ministro di turno. L'attenzione che qui l'autrice dedica all'informazione giornalistica - assumendo come caso di studio quella che è passata alle cronache come "la rivolta di Rosarno" - nasce dalla convinzione che essa contribuisca a plasmare uno spazio sociale di significazione in cui si definisce il rapporto (spesso conflittuale) tra residenti e immigrati, regolari o "clandestini" che siano. Al di là delle aree di riferimento, che segnano profondamente l'identità di una testata giornalistica e polarizzano il dibattito, è possibile scorgere alcuni tratti talora sorprendenti, che hanno le loro radici in costanti di lungo periodo. Sono queste le sfocature che il libro cerca di mettere in rilievo, cercando di leggere le invarianti del pensiero, che resistono sotto la superficie di alcune dichiarazioni, rappresentazioni o prese di posizione.
Journalism's job is to track down the ribs of society and grasp the changes, but when you approach the theme "immigration" snapshots taken appear often blurred and bent to political expediencies, crushed fragments of truth in time along the dominant rhetoric. As a sort of congiuzione ring between politics and immigration, the press is the place where the company itself reflects, it is thought between its pages, and welcomes the latest Bill or supports the Minister's media performance. The attention that here the author devotes to news reporting-taking as a case study that is passed to the Chronicles as "the revolt of Rosamond"-stems from the belief that it contributes to shaping a social space of signification in which you define the relationship (often conflicting) between residents and immigrants, regular or "illegal". Beyond the reference areas, which deeply marked the identity of a newspaper and polarize the debate, you can see sometimes surprising traits, that have their roots in long time constants. These are the blurring that the book seeks to highlight, trying to read the invariants of the thought, which resist below the surface of some statements, representations or statements.