Costantino Lascaris e i presti messinesi - 9788892619241

Costantino Lascaris e i presti messinesi: Nella seconda metà del '400, Messina godette di una certa celebrità nel panorama europeo, per la presenza di due eminenti personalità dell'arte e della cultura rinascimentali: il pittore Antonello e il maestro di lingua greca Costantino Lascaris. Le loro vicende biografiche ci rimangono però quasi del tutto sconosciute per il silenzio inspiegabile, quasi "misterioso", da parte di storici e annalisti locali del '500 e del '600, di solito assai generosi di elogi e addirittura enfatici nell'esaltare ogni più piccola gloria cittadina. Lo scopo di questo libro è cercare di spiegare i reali motivi di questo silenzio. Attraverso una paziente opera di scavo fra le "crepe" dei documenti dell'epoca e tramite un lungo e laborioso esercizio intuitivo, l'autore si è infine creato un varco in questa oscurità riuscendo a decrittare quanto era pur presente in diverse opere del pittore e nella produzione letteraria del Lascaris e dei suoi allievi (fra i quali alcuni tipografi tedeschi), ma che per vari motivi era stato abilmente occultato e camuffato grazie a segni nascosti, sofisticate costruzioni allegoriche, un uso ambiguo di simboli, giochi linguistici di tipo allusivo o anagrammatico, e vere e proprie diavolerie enigmistiche.
In the second half of the 400, Messina enjoyed a certain celebrity in Europe, due to the presence of two eminent personalities of Renaissance art and culture: the painter Antonello and the teacher of Greek language Constantine Lascaris. Their life there remain, however, almost completely unknown to the inexplicable silence, almost mysterious, by local historians and annalists ' 500 and 600, usually very generous with praises and even emphatic in exalting every smallest gloria town. The purpose of this book is to try to explain the real reasons for this silence. Through a patient excavation work between the "cracks" of documents of the time and through a long and laborious exercise intuitive, the author has finally created an opening in this darkness and managed to decrypt than was present in several works of the painter and literary production of the Lascaris and his students (including some German printers), but who for various reasons had been cleverly concealed and camouflaged thanks to hidden signs sophisticated allegorical buildings, an ambiguous use of symbols, allusive type or too distant to language games, and real mischief puzzle books.