Eraclidi-Supplici. Testo greco a fronte - 9788811607762

Eraclidi-Supplici. Testo greco a fronte: Negli "Eraclidi" (430-427 a.C.) i figli di Eracle perseguitati da Euristeo, tiranno di Argo, si rifugiano a Maratona, invocando la protezione delle leggi di Atene. Il tema di fondo della tragedia è la lotta dei giusti contro i prepotenti pronti a violare con la forza il diritto (il diritto di asilo, il diritto a vivere in pace e sicurezza), e più in generale il conflitto tra legalità e umanità da un lato, e ferocia e disumanità dall'altro. Un conflitto che dilania gli stessi protagonisti: Alcmena, la madre di Ercole, invoca la morte di Euristeo trasformandosi in punitrice ancor più spietata del suo persecutore, mentre Euristeo, feroce oppressore, davanti alla morte reclama per sé quei diritti che ha sempre disprezzato. L'encomio di Atene come soccorritrice dei deboli e dei perseguitati risuona anche nelle "Supplici" (424 o 421 a.C.), in cui le madri dei capi argivi uccisi nell'assalto contro Tebe implorano l'intervento di Teseo, il sovrano di Atene, per ottenere la restituzione delle salme dei caduti e dare loro una pia sepoltura. Riecheggiano nella tragedia i dibattiti su democrazia e tirannide del tempo di Pericle, cui dà voce proprio il personaggio di Teseo, alfiere della libertà contro il dispotismo e interprete delle istanze di Euripide. Introduzione e traduzione di Umberto Albini Note di Fulvio Barberis.
In the "Herclids" (430-427 BC) the children of Hercules persecuted by Eurystheus, tyrant of Argos, take refuge in Marathon, invoking the protection of the laws of Athens. The underlying theme of the tragedy is the struggle of the righteous against the bullies ready to forcibly violate the right (the right to asylum, the right to live in peace and security), and more generally the conflict between legality and humanity on the one hand , and ferocity and inhumanity on the other. A conflict that aparts the same protagonists: Alcmena, the mother of Hercules, invokes the death of Eurystheus turning into a punisher even more ruthless than her persecutor, while Euristheus, fierce oppressor, in the face of death claims for himself those rights that he has always despised. The commendation of Athens as a rescuer of the weak and persecuted also resonates in the "Supplici" (424 or 421 BC), in which the mothers of the clay leaders killed in the assault against Thebes implore the intervention of Theseus, the ruler of Athens, to obtain the return of the bodies of the fallen and give them a pious burial. The debates about democracy and tyranny of Pericles's time echo in the tragedy, to which the character of Theseus, the bishop of freedom against despotism and interpreter of the instances of Euripides, gives voice. Notes by Fulvio Barberis.