Il cammino del cinabro. Ediz. ampliata - 9788827228265

Il cammino del cinabro. Ediz. ampliata: Questo libro, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi "Il sentiero del cinabro" e che poi l'autore mutò in bozze ne "Il cammino del cinabro", con evidenti riferimenti simbolici ed ermetici, venne completato entro la metà del 1962 e pubblicato dall'editore Vanni Scheiwiller nel marzo 1963, con lo scopo di rispondere alle polemiche suscitate dall'intellighenzia italiana all'uscita di Cavalcare la tigre nel novembre 1961, in quanto si riteneva intollerabile che fosse stato stampato il saggio di un autore ancora messo all'indice. Julius Evola lo aveva scritto per farlo pubblicare dopo la sua morte, ma prevalse la richiesta del giovane editore milanese. Non si tratta di un'opera autobiografica precisa il filosofo, ma di una "guida attraverso i miei libri", anche se trattando, più che di vicende e fatti personali, di idee e di quei valori tradizionali che hanno caratterizzato tutta la sua vita, ben gli si adatta la definizione di "autobiografia spirituale". In quanto tale "Il cammino del cinabro" ha una importanza fondamentale ed è determinante non soltanto per ben comprendere il percorso delle tesi e della "visione del mondo" che mossero Julius Evola, ma soprattutto per constatare come ci sia un filo conduttore e una coerenza di fondo che legano tutte le sue opere e le posizioni che in esse vengono trasmesse. "Il cammino del cinabro" è dunque una lettura propedeutica necessaria a tutti gli altri libri di Julius Evola: per capirli meglio e non fraintendere quel che in essi si afferma. Sono le stesse parole del loro autore che, appunto, fanno da guida conducendoci dal dadaismo a
This book, which initially supposed to be called "the path of cinnabar" and then the author changed to drafts in "Il cammino del cinabro", with clear symbolic references and hermetic, was completed by mid-1962 and published by Vanni Scheiwiller in March 1963, in order to respond to the controversy raised by the Italian intelligentsia at the exit of the ride the tiger in November 1961, as it considered intolerable that had been printed the essay of an author still banned . Julius Evola had written for publication after his death, but prevailed the demand of young milanese Publisher. This is not an autobiographical work clarifies the philosopher, but a "driving through my books", although dealing with, rather than events and personal facts, ideas and those traditional values that have characterised his entire life, well the suits definition of "spiritual autobiography". As such ' the path of cinnabar "has a fundamental importance and it is essential not only to understand the path of thesis and" world view "that moved Julius Evola, but above all to see that there is a common thread and coherence that bind all his works and the positions that they are transmitted. "The path of cinnabar" is therefore a necessary prerequisite to all other reading books of Julius Evola: to understand them better and not misinterpret what they said. Are the author's own words, which serve as guides leading us from Dadaism to