La fabbrica delle illusioni. Il falso sapere degli economisti smascherato nella storia dell'idea di capitale - 9788849838725

La fabbrica delle illusioni. Il falso sapere degli economisti smascherato nella storia dell'idea di capitale: È notorio che affermazioni e previsioni degli economisti sono normalmente inaffidabili, ma le ragioni dei loro insuccessi non sono altrettanto chiare. Per individuarle, il libro svolge un'approfondita indagine sulla storia dell'idea di "capitale" dalla sua comparsa nel XII secolo tra i mercanti genovesi fino ai dibattiti tra i teorici del XX secolo, tanto astrusi che i più consapevoli tra di loro ammettono di non capire nemmeno su che cosa di preciso si sta litigando. Da una tale prospettiva si distinguono bene le ragioni dello stato disastrato delle attuali teorie economiche ed emerge, ad esempio, quali sono i punti forti e quelli deboli della dottrina di Keynes. Viene pure in luce che per le società umane esiste un limite fisiologico per la possibile velocità di crescita dei consumi pro-capite. È un elemento nuovo che, oltre a rivelare le cause finora oscure dei cicli economici, permette di valutare bene quanto fuori strada sono finite le costruzioni degli economisti i quali, con l'eccezione di Thomas Malthus, non ne avvertono la presenza.
And notorious that claims and predictions of economists are normally unreliable, but the reasons of their setbacks aren't as clear. To locate them, the book performs a thorough investigation of the history of the idea of "capital" since its appearance in the twelfth century between Genoese merchants up to the debates among the theorists of the twentieth century, so abstruse that the most aware among them admit that they don't understand even what exactly you are fighting. From such a perspective stand out well the reasons shattered state of current economic theories and emerges, for example, what are the strengths and weaknesses of Keynes ' doctrine. It is also clear that there is no limit to human physiological companies for possible capita consumption growth rate. And a new element that, in addition to revealing the causes heretofore obscure economic cycles, allows to evaluate how astray are over the buildings of economists who, with the exception of Thomas Malthus, I feel the presence.