Cosa si fa quando si fa filosofia? - 9788860309013

Cosa si fa quando si fa filosofia?: Qual è la pratica che impegna, da sempre, chi "fa" filosofia e qual è l'efficacia di tale fare? In questo volume non ci si interroga sulla natura della filosofia, o sulla possibilità di considerarla una disciplina scientifica alla stregua di molte altre. Ci si chiede piuttosto che genere di esercizio teorico si compia "facendo "filosofia e perché esso affascini ancora migliaia di giovani, che continuano a scegliere questa materia di studi, palesemente improduttiva secondo alcuni paradigmi della contemporaneità. Riflettendo sul pensiero greco, risulta evidente come la filosofia non possa essere separata dalla politica, né possa essere considerata avulsa da un uso pragmatico, produttivo di una ben definita forma di vita. L'esempio dei cinici come "praticanti della verità" aiuta a chiarire il tema della postura filosofica come attitudine a stringere un'alleanza tra vita e pensiero. Cosa è andato perduto con l'avanzare dei progressi della ragione, in età cartesiana e poi kantiana? Come è possibile praticare una filosofia che sia in grado di incorporare la verità, secondo le parole di Nietzsche? Alla ricerca di possibili risposte, il testo interroga differenti posizioni teoriche, per continuare a interpretare la filosofia come resistenza al conformismo del presente, ma anche come trasformazione etica e pratica.
What is the practice that committed, as always, who "does" philosophy and what is the effectiveness of this do? In this volume there is wondering about the nature of philosophy, or the ability to treat it as a scientific discipline as well as many others. One wonders quite what kind of theoretical exercise is fulfilled by "doing" philosophy and why it still fascinated thousands of young people who continue to choose this field of studies, blatantly unproductive according to some contemporary paradigms. Reflecting on Greek thought, it is evident that philosophy cannot be separated from politics, neither can be considered divorced from a pragmatic, productive use of a well defined form of life. The example of the cynics as "practitioners of truth" helps to clarify the philosophical posture as theme aptitude to form an alliance between life and thought. What has been lost with advancing the progress of reason, in Cartesian and Kant's age then? How you can practice a philosophy which is capable of incorporating the truth, in the words of Nietzsche? Looking for possible responses, the text query different theoretical positions, to continue to interpret the philosophy as resistance to conformity of the present, but also as an ethical and practical transformation.