I cetnici nella seconda guerra mondiale. Dalla resistenza alla collaborazione con l'esercito italiano - 9791255212218

I cetnici nella seconda guerra mondiale. Dalla resistenza alla collaborazione con l'esercito italiano: Durante la seconda guerra mondiale, in Jugoslavia, per ragioni differenti e ciascuna con finalità proprie, sia le forze dell'Asse, in particolare gli italiani, sia quelle alleate puntarono sulla carta dei cetnici. Questi nazionalisti serbo-ortodossi pertanto furono al contempo un movimento di resistenza e di collaborazione con gli occupanti e operarono in diversi modi, dovuti a una pluralità di situazioni e di fattori politici, militari e strategici, per conseguire l'obiettivo finale della conquista del potere e della restaurazione della monarchia quando tedeschi e italiani si fossero ritirati. Dalla storia dei cetnici e della loro collaborazione con gli italiani fino al 1943 e con i tedeschi nel biennio successivo emergono anche episodi poco conosciuti quali l'ambiguo atteggiamento di Stalin nei confronti del movimento di Mihajlovic o i tentativi da parte dei partigiani comunisti di pervenire ad accordi con i tedeschi per distruggere gli odiati nazionalisti serbi e per respingere un eventuale e temuto sbarco sulle coste adriatiche della Jugoslavia da parte degli Alleati, di cui i cetnici erano ritenuti la quinta colonna. Questa pagina poco nota di storia italiana e jugoslava, ricostruita soprattutto con materiale documentario degli archivi dello Stato maggiore dell'esercito e del Ministero degli esteri, consente di scoprire il percorso di un movimento che nacque per combattere i croati e gli occupanti italo-tedeschi e poi finì per collaborare con entrambi, pagando pesantemente il prezzo dell'alleanza con la parte sconfitta. Aiuta inoltre a comprendere le tante e profonde r
During the Second World War, in Yugoslavia, for different reasons and each with its own purpose, both the Axis forces, in particular the Italians, and the Allied forces focused on the Chetnik card. These Serbian Orthodox nationalists were therefore at the same time a movement of resistance and collaboration with the occupiers and operated in different ways, due to a plurality of situations and political, military and strategic factors, to achieve the final goal of the conquest of power and the restoration of the monarchy when the Germans and Italians withdrew. From the history of the Chetniks and their collaboration with the Italians until 1943 and with the Germans in the following two years, little-known episodes also emerge, such as Stalin's ambiguous attitude towards Mihajlovic's movement or the attempts by the communist partisans to reach agreements with the Germans to destroy the hated Serbian nationalists and to repel a possible and feared landing on the Adriatic coast of Yugoslavia by the Allies. of which the Chetniks were considered the fifth column. This little-known page of Italian and Yugoslav history, reconstructed above all with documentary material from the archives of the Army General Staff and the Ministry of Foreign Affairs, allows us to discover the path of a movement that was born to fight the Croats and the Italian-German occupiers and then ended up collaborating with both, paying heavily the price of the alliance with the defeated side. It also helps to understand the many and profound r