Per una «logica della sensazione». Il giovane Blondel tra psicofisiologia e filosofia - 9788861298385

Per una «logica della sensazione». Il giovane Blondel tra psicofisiologia e filosofia: Le nostre sensazioni non sono "né un punto di partenza né un punto di arrivo", ma costituiscono una mediazione "tra la natura inferiore ed il ruolo che l'uomo, con il suo pensiero e la sua volontà, deve giocare nella storia di questo mondo". Queste considerazioni, scritte da Maurice Blondel nel 1927, concludono un lungo periodo di ricerche, la cui prima espressione rilevante si ha negli scritti qui analizzati del 1888-1889, riguardanti "Une association inséparable. L'agrandissement des astres à l'horizon". Tali scritti non destano interesse solo per la teoria proposta, diretta a mostrare l'elemento razionale implicito nell'atto percettivo. Essi costituiscono anche un condensato insolito degli studi di psicofisiologia all'epoca più diffusi con i quali il giovane Blondel si confronta costantemente alla luce di un dibattito filosofico assai acceso, facendo così emergere un aspetto della riflessione blondeliana ancora in ombra.
Our feelings are not "nor a start nor an end point", but constitute a mediation "between nature and the role that man, with his thoughts and his will, must play in the history of the world". These considerations, written by Maurice Blondel in 1927, ending a long period of research, whose first important expression occurs in the writings of 1888-1889, analyzed here regarding "Une association ins??parable. The agrandissement des astres ?? L'Horizon. " These writings do not raise interest only to the theory proposed, aimed at showing the rational element implicit in the Act of perception. They also constitute a condensed unusual popular at the time of psychophysiology studies with which the young Blondel constantly compares the light of a philosophical debate very turned on, thus emerge one aspect of reflection blondeliana still in shadow.