Il segnale dell'elefante. Storia della mancata insurrezione del Partito d'Azione a Roma «città aperta» - 9788860431042

Il segnale dell'elefante. Storia della mancata insurrezione del Partito d'Azione a Roma «città aperta»: Il libro racconta la storia, anzi le storie, che hanno dato origine al Partito d'Azione romano. Diverso da quello di Torino o delle regioni veneto-friulane, a Roma il Partito raccoglie la rete di Giustizia e Libertà, fatta di ex combattenti e Arditi del Popolo, artigiani, ferrovieri, intellettuali, impiegati. Alla vigilia dell'8 settembre si sono avvicinati agli "azionisti" numerosissimi militari e studenti, pronti ad impedire l'entrata in città dei nazisti in una sentita unità di azione con le forze armate italiane, che però restano inerti. Dopo la battaglia di Porta San Paolo la guerriglia procede organizzata per zone, ma anche sul fronte dell'intelligence e politico. Il Partito d'Azione intercetta e sabota il piano tedesco di affamare Roma e di deportarne il potenziale produttivo, bloccando nelle cancellerie le esecuzioni delle condanne per disobbedienza ai bandi nazisti. Dopo la decapitazione dei quadri organizzativi con le retate di polizia del febbraio-marzo 44, il Partito si riorganizza e prepara un piano militare insurrezionale: con 1200 armati, anche da solo il Partito è pronto a dare il colpo di grazia ai nazisti in smobilitazione. Mentre la base, intenzionata a combattere, trova collaborazione orizzontale con partigiani di colore diverso, i rapporti con gli Alleati e con i badogliani sono la quadratura del cerchio: il segnale radio - "elefante" - convenuto con gli americani per lo scoppio dell'insurrezione si perde in un giallo di rapporti interni al Partito, destinati a lasciare dopo il 4 giugno ferite non rimarginabili e verità indicibili, mentre la guerra, ine
The book tells the story, or rather the stories that gave rise to the action party. Other than Turin or regions veneto-Friuli Venezia Giulia, in Rome the party collects the network of Justice and Freedom, made up of former combatants and the Arditi del Popolo, artisans, railroad workers, intellectuals, Office workers. On the eve of the September 8 approached to "shareholders" numerous military and students, ready to prevent the entry into the city of the Nazis in a heartfelt unity of action with the Italian armed forces, but remain inert. After the battle of Porta San Paolo the guerrilla zones but also to proceeds of intelligence and political. The action party intercepts and sabotage the German plan to starve Rome and deport the productive potential, blocking in stationeries firings sentences for disobedience to the Nazis. After the beheading of organizational frameworks with the police raids of February-March 44, the party reorganizes and prepares a military insurgency plan: armed with 1200, even by itself the party is ready to give the coup de grace to the Nazis in demobilization. While the base, willing to fight, is horizontal collaboration with partisans of different color, relations with allies and with the badogliani are trying to square the circle: the radio-"elephant"-agreed with the Americans for the outbreak of the insurrection is lost in a yellow of relations within the party, destined to leave after 4 June wounds put right again and untold truth While the war, ine