Difesa dei tre capitoli. Vol. 2 - 9788831181945

Difesa dei tre capitoli. Vol. 2: Nel 544-545 l'imperatore Giustiniano emanò un editto di condanna contro Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Cirro e Ibas di Emessa, tre vescovi vissuti nel secolo precedente, per la loro dottrina cristologica, in realtà approvata nel 451 al concilio di Calcedonia. In un contesto ancora infuocato dalla disputa sulla vera natura di Cristo, tale atto costituiva il tentativo indiretto per screditare il concilio che aveva riconosciuto la coesistenza in Cristo delle nature umana e divina. Tale editto imperiale provoca la reazione del vescovo africano Facondo di Ermiane che pubblica intorno al 548 la Difesa dei Tre Capitoli. Si tratta di un'opera di vasto respiro, in dodici libri, dove il problema della condanna dei tre vescovi è analizzata dal punto di vista teologico e giuridico. Facondo difende il dogma calcedonese e solleva obiezioni sulla legittimità di una condanna inflitta a personaggi morti da tempo, che non possono chiarire la loro posizione. Un documento fondamentale per gli studiosi di storia della Chiesa durante il regno dell'imperatore Giustiniano e per gli studiosi di patristica per le innumerevoli citazioni di documenti e di passi dei Padri che esso contiene.
In 544-545 Emperor Justinian issued an edict of condemnation of Theodore of Mopsuestia, Theodoret and Ibas of Issued, three bishops lived in the previous century, for their Christological doctrine, actually passed to the Council of Chalcedon in 451. In an environment still fiery from the dispute over the true nature of Christ, this Act constituted an indirect attempt to discredit the Council which had recognized the coexistence of human and divine natures in Christ. This imperial edict causes the reaction of African Bishop Facey of Ermiane which publishes around 548 the defense of the three chapters. It is a work of comprehensive in twelve books, where the problem of the condemnation of the three bishops is analyzed from the standpoint of theological and juridical. Facey defended dogma Western view and raises no objections about the legality of a sentence imposed on long-dead characters, which cannot clarify their position. A key document for scholars of church history during the reign of Emperor Justinian and for patristic scholars for its numerous citations of documents and steps of the fathers that it contains.