Dinamiche della razionalità - 9788843024698

Dinamiche della razionalità: La ragione è la principale dote che distingue l'uomo dagli altri animali: in virtù di questa l'uomo ha imparato a scheggiare pietre ed a costruire computer, ha sviluppato le tecniche per manipolare la natura ed ha elaborato forme complesse di linguaggio. Ad un certo punto della sua storia si è anche convinto che solo la ragione, capace di spiegare tutto e di risolvere tutto, poteva dare un senso alla sua esistenza. Si è anche convinto che il modo migliore e più naturale di mettere a frutto la propria capacità di ragionare fosse quello di sfruttare tutte le risorse della natura per trarne il massimo profitto. Così ha costruito un paradigma logico ed epistemologico della razionalità, strumentale alla produzione e al guadagno, tagliando fuori come irrazionale tutto ciò che non seguisse questa logica. Irrazionali erano quindi non solo le vecchie spiegazioni della natura, i miti, la magia, ma irrazionale era anche la cultura contadina, con i suoi ritmi così diversi da quelli della produzione industriale, mentre uno dei luoghi dove più si verificava l'abbrutimento dell'uomo, la grande fabbrica, diventava la manifestazione più tangibile della razionalità. I temi della marginalità, delle azioni volontarie, della tradizione vengono affrontati in queste pagine come manifestazioni concrete dell'agire, che pur non trovando nella razionalità economica il loro fondamento, sono tuttavia vivi e svolgono un ruolo fondamentale nelle dinamiche della società attuale.
Reason is the main gift that distinguishes man from other animals: by virtue of this man has learned to chip stones and build computers, has developed techniques to manipulate nature and has developed complex forms of language. At a certain point in his history he was also convinced that only reason, capable of explaining everything and solving everything, could give meaning to his existence. He also became convinced that the best and most natural way to put his ability to reason to good use was to exploit all the resources of nature to make the most of them. Thus he built a logical and epistemological paradigm of rationality, instrumental to production and gain, cutting out as irrational everything that did not follow this logic. Irrational were therefore not only the old explanations of nature, myths, magic, but irrational was also the peasant culture, with its rhythms so different from those of industrial production, while one of the places where the brutalization of man most occurred, the great factory, became the most tangible manifestation of rationality. The themes of marginality, voluntary actions, tradition are addressed in these pages as concrete manifestations of action, which although not finding their foundation in economic rationality, are nevertheless alive and play a fundamental role in the dynamics of today's society.